L’appuntamento con i pendolari è per questa sera, al tavolo del trasporto convocato dalla Regione per dare ufficialmente qualche buona notizia. Gli aumenti dei biglietti del treno e dei mezzi non saranno del 25 per cento, come si era temuto in un primo momento, sia pure come ipotesi limite. La manovra finanziaria regionale da 22 miliardi approvata ieri a maggioranza dal consiglio conferma tagli al Tpl di 99 milioni invece dei 300 previsti: lunedì sera sono stati decisi aumenti del 20 per cento, anche se non si escludono ulteriori sorprese. L’assessore ai Trasporti, Raffaele Cattaneo, presenterà le sue proposte: biglietti più cari del 20 per cento e un piano tariffario subordinato ad agevolazioni per le famiglie.
Mentre il bilancio è filato via liscio, le polemiche si sono scatenate sui fondi per le celebrazioni del centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia. La Lega Nord ha votato contro il progetto di legge sui festeggiamenti, che però è stato comunque approvato e proseguirà il suo passaggio in commissione a gennaio. Nello stesso ordine del giorno sono stati promessi fondi per la legge che ha per obiettivo di mantenere viva alla memoria i fatti del Novecento: tra i mezzi previsti, borse di studio, premi a tesi di laurea, sostegni a iniziative di associazioni partigiane, dei deportati nei campi di concentramento e dei familiari delle vittime del terrorismo.
Le risorse autonome del bilancio di previsione per il 2011 sono di 22 miliardi e 854 miliardi di euro, di cui 16 miliardi e 864 milioni destinati alla sanità e alle politiche sociali: si tratta di oltre il 72 per cento dei fondi disponibili. «La Regione continuerà a garantire gli interventi essenziali per le categorie più deboli, come il servizio dei cani da guida per i ciechi» commenta l’assessore alla Famiglia e Solidarietà sociale, Giulio Boscagli, che ha fatto proprio un ordine del giorno dell’Italia dei Valori al bilancio di previsione 2011 che chiedeva alla giunta uno stanziamento ad hoc.
La Lombardia, nonostante i tagli, continua a contribuire in abbondanza al sostegno delle Regioni meno ricche: tre miliardi e mezzo vanno al fondo di solidarietà nazionale. Un miliardo e 68 milioni sono destinati alle spese di investimento, rimpinguate anche attraverso una riduzione delle uscite. Il taglio dei trasferimenti dal governo è stato fronteggiato riducendo le spese di funzionamento e aumentando i risparmi previsti che sono a quota 93,4 milioni, con un incremento di circa 36 milioni di euro. Tra i tagli le spese di rappresentanza, gli incarichi di consulenza, le spese legali, le spese di affitto e le missioni. Questi 93, 4 milioni, sommati ai 38,4 milioni di entrate autonome, saranno appunto utilizzati per finanziare politiche di investimento.
Il consiglio regionale ha anche votato, «in via sperimentale», la compartecipazione delle Province al gettito della tassa automobilistica: la quota esatta verrà definita dalla giunta regionale, che aprirà un negoziato con le Province per individuare i trasferimenti alternativi da sopprimere.
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