Pernat alla Zanzara: "No gay nella motoGp"

Carlo Pernat si lascia andare alla Zanzara di Cruciani: "Tra i piloti delle moto non ci sono gay. Assolutamente no. È un mondo che li respinge"

Pernat alla Zanzara: "No gay nella motoGp"

Carlo Pernat - attuale manager di Andrea Iannone - si mette a nudo: durante il programma radiofonico la "Zanzara" in onda la sera su Radio 24, il genovese classe 1984, grazie alle domande incalzanti del direttore Giuseppe Cruciani, tira fuori il "meglio" di sé.

Pernat - che ha passato una vita nel mondo delle moto al fianco di Valentino Rossi, Capirossi, Biangi e Simoncelli - si lascia, infatti, andare a commenti arditi.

Per Pernat le donne "sono come cani. Quando parli sembra che ti capiscano ma non ti capiscono mai. Noi non possiamo vivere senza le donne, ma è difficile. E poi o sono sante o sono troie, si dividono in due categorie. Noi uomini con una ragazza dal 6 in su non ci pensiamo due volte, ci va bene tutto".

E poi continua: "Mi hanno proposto di fare una guida dei bordelli di tutto il mondo, ma non so se si può fare. Si va nei guai perché in Italia è vietato lo sfruttamento".

Poi infine si parla del rapporto tra omossessualità e il circuito della MotoGp. E, alla domanda di Cruciani che chiede se ci siano dei gay tra i piloti del motomondiale, Pernat risponde: "Gay? Tra i piloti delle moto non ci sono. Assolutamente no. È un mondo che respinge i gay, non può esistere un omosessuale. Un gay può andare con moto più dolci, quelle a tre ruote. Ma con le moto veloci no.

Qui bisogna essere cattivi, duri, veloci, bisogna avere un cervello di un certo tipo. Non si può essere effeminati”.

Naturalmente le dichiarazioni omofobe hanno lasciato la comunità LGBT indignata e profondamente offesa.

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