"Indagine sulle uova di Pasqua". Nuova tegola dall'Antitrust su Chiara Ferragni

L'Antitrust ha aperto un procedimento per verificare se nell'operazione delle uova di Pasqua Dolci Preziosi non ci siano state infrazioni come in quella del pandoro Balocco

"Indagine sulle uova di Pasqua". Nuova tegola dall'Antitrust su Chiara Ferragni
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Il caso del pandoro Balocco è costato oltre un milione di multa da parte dell'Antitrust alle società di Chiara Ferragni coinvolte nei contratti. Ma ora c'è un nuovo capitolo che potrebbe aprirsi nella storia imprenditoriale dell'influencer, perché l'AgCm ha aperto un'altra indagine che la vede coinvolta, stavolta sulle uova di Pasqua. Ferragni ha già perso tutti i brand che pagavano per avere spazi sui suoi profili social dopo il caso del pandoro e i suoi follower sono in caduta libera da quasi 4 mesi. Il danno di immagine è già compiuto ma l'ulteriore indagine che la vede protagonista non può che peggiorare la sia situazione.

"Abbiamo ricevuto tre segnalazioni che evidenziavano delle criticità, abbiamo avviato il caso a gennaio con delle ispezioni della Guardia di Finanza e l'ipotesi per cui si procede è la medesima, una pratica commerciale scorretta con una possibile falsa informazione", ha dichiarato il presidente dell'Antitrust, Roberto Rustichelli, intervistato da Bruno Vespa a "Porta a Porta". "Stiamo vagliando tutte le carte acquisite, attualmente il termine previsto per la chiusura del procedimento è il 14 giugno, vedremo l'esito del caso", ha proseguito, spiegando che ci vorrà ancora del tempo per arrivare a una conclusione, anche perché è nel diritto di ogni parte fornire le sue memorie difensive. Diverso è il caso delle uova di Pasqua Walcor legate all'iniziativa benefica intrapresa da Fedez quasi in contemporanea con sua sua moglie perché, ha spiegato Rustichelli, "la beneficenza c'è stata, legata al numero delle uova vendute. Quindi abbiamo archiviato il caso". Sul caso delle uova di Pasqua, la procura di Milano ha già aperto un fascicolo.

Immediata la reazione del Codacons, che sottolinea come "lo scorso 19 dicembre avevamo depositato un esposto a 104 Procure e all’Antitrust segnalando il caso delle uova di Pasqua griffate Ferragni, e sottolineando come si trattasse di una sponsorizzazione commerciale che avrebbe fruttato in due anni la stratosferica cifra di 1.2 milioni di euro all’influencer". Tutto questo, spiegano dall'associazione dei consumatori, a fronte di una "donazione 'elemosina' di appena 36mila euro in favore del progetto benefico 'I Bambini delle Fate', per giunta eseguita dalla società 'Dolci Preziosi' e non dalla Ferragni, senza alcuna correlazione fra le vendite delle uova e l’entità della donazione".

Nel caso in cui verranno accertati illeciti, concludono dal Codacons, "avvieremo come per il pandoro Balocco una azione collettiva di risarcimento contro la Ferragni, chiedendo all’influencer di rimborsare tutti gli acquirenti dell’uovo di Pasqua".

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