Chiara Ferragni punta sulla mamma: sarà direttore generale della holding dell'influencer

Marina Di Guardo avrà un ruolo di spicco nella gestione del patrimonio della figlia, Chiara Ferragni. La donna, 62 anni, scalza di fatto il general manager Fabio Maria Damato

Chiara Ferragni punta sulla mamma: sarà direttore generale della holding dell'influencer
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Sarà Marina Di Guardo a gestire la crisi che ha investito Chiara Ferragni a seguito del caso Balocco. L'influencer ha deciso di mettere la madre Marina a capo della sua holding per cercare di rilanciare il marchio e fare pulizia all'interno delle sue società. Una scelta interna mirata a tenere tutto in famiglia. A rivelarlo è il Corriere della Sera: "Marina Di Guardo entra nella gestione del gruppo con ampi poteri. Un pacchetto di ampie deleghe le è stato attribuito formalmente con un atto notarile alla fine della scorsa settimana".

Non si tratta dunque dei soliti rumor. Chiara Ferragni ha deciso di mettere alla porta il general manager Fabio Maria Damato - anche lui al centro dell'inchiesta sul Pandoro Gate - e dare tutto in mano alla donna di cui si fida di più, sua madre. "Entra in affari con la figlia per gestire la crisi, un ruolo che scalza Damato", riferisce il quotidiano ma in realtà il general manager milanese sembrava essere già stato commissariato da tempo dall'imprenditrice digitale ben prima di questa mossa.

Il ruolo di Marina Di Guardo nelle società di Chiara Ferragni

Chiara Ferragni ha seguito l'esempio dell'ex marito Fedez, che sin dall'inizio della sua carriera ha affidato la gestione delle sue società e del suo patrimonio alla madre, Annamaria Berrinzaghi detta Tatiana. Il ruolo di Marina Di Guardo all'interno della holding della Ferragni sarà molto simile a quello della consuocera. "Diventa una sorta di direttore generale della Sisterhood a cui fa capo il patrimonio di Chiara Ferragni cioè gli immobili (compreso il nuovo superattico di City Life) e le società Fenice e Tbs", riferisce ancora il Corriere.

Di Guardo, 62 anni, scrittrice, è al suo primo ruolo manageriale ma avrà un potere enorme all'interno della holding: "Assumere e licenziare personale, sottoscrivere e revocare contratti di qualsiasi tipo, aprire e chiudere fidi, operare sui conti bancari, rappresentare la società in giudizio e presso una serie di enti pubblici, nominare avvocati, svolgere qualsiasi pratica fiscale ecc". Tutte deleghe e incarichi che fino allo scorso dicembre - quando è scoppiato il caso Balocco - erano di esclusiva competenza di Fabio Maria Damato.

Con l'entrata in società della madre Chiara Ferragni punta a gestire in maniera più oculata le finanze e le collaborazioni delle società, ma soprattutto a supervisionare l'andamento delle attività e il rispetto delle regole oltre che alla tutela della reputazione aziendale attraverso l'occhio attento della madre.

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