Memo Remigi torna a fare parlare di sè per l'uscita del suo libro Sapessi com'è strano. L'artista, 84 anni, ha messo nero su bianco la sua storia artistica e privata nella prima autobiografia edita da Sperling e Kupfer. Nelle oltre duecento pagine, il cantante ha dovuto raccontare anche ciò che è accaduto negli studi di Oggi è un altro giorno lo scorso ottobre, quando la sua mano scivolò sul fondoschiena della collega Jessica Morlacchi. Per quell'episodio - che fu definito a tutti gli effetti una molestia - Remigi venne cacciato dalla trasmissione di Serena Bortone e fu costretto a rinviare l'uscita del suo libro.
A rivelare il retroscena è stato Memo Remigi nell'intervista rilasciata a Il Messaggero in occasione dell'uscita della sua biografia. "Questo libro doveva uscire a dicembre. Ho dovuto aggiungere un capitolo per raccontare la mia versione dei fatti. Colpa di quella porcheria che è successa", ha dichiarato il cantautore di Erba, svelando che "Sapessi com'è strano" sarebbe dovuto uscire cinque mesi fa, ma fu messo in stand-by per colpa del fattaccio avvenuto in diretta tv. Il clamore mediatico suscitato dall'episodio avrebbe convinto Remigi e la casa editrice a posticipare l'uscita del volume per dare il tempo all'artista di dare la sua versione in un capitolo del libro, dove si è sfogato: "È stata emessa una sentenza senza un contraddittorio, nei miei confronti. Non mi ha cercato più nessuno".
Per quell'episodio Memo Remigi si è scusato più volte - a Striscia la notizia, che gli consegnò un tapido d'Oro e sui social - parlando di una leggerezza. Ma in più occasioni ha anche denunciato l'eccessivo accanimento nei suoi confronti per quella, che lui ha definito sempre una "bravata". E nell'intervista rilasciata per il lancio della sua biografia, il cantautore è tornato a ribadirlo: "Con Jessica era nata una buona amicizia. Mi spiace veramente se ha considerato quel gesto come un'avance o qualcosa di peggio, perché proprio non lo era.
Ma, per favore, non confondiamo la violenza sessuale con una stupida bravata, perché il rischio è perdere di vista i veri nemici di battaglie legittime per i diritti delle donne, che io per primo condivido da sempre". Una posizione ribadita anche nella sua biografia, con la quale Remigi spera di mettere la parola fine alla triste vicenda.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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