Attrice, conduttrice, musicista ma soprattutto inviata de Le Iene. Elena Di Cioccio è stata uno dei volti più popolari della tv generalista degli anni 2000 ma per molto tempo, quasi ventuno anni, ha custodito un segreto che ha messo a rischio il suo rapporto con il pubblico. "Sono sieropositiva", rivelò a Le Iene durante un toccante monologo che anticipava l'uscita della sua biografia - "Cattivo sangue" uscita nel 2023 - un libro nel quale ha raccontato la sua storia e la malattia.
Gli esami del sangue poi la diagnosi
A un anno di distanza dalla rivelazione fatta a Le Iene, Elena Di Cioccio è tornata in televisione, questa volta nello studio de "La volta buona", per parlare della malattia e della sua nuova vita. Con Caterina Balivo l'attrice ha ripercorso i momenti più difficili della malattia, in particolare il giorno della diagnosi: "Ero andata a fare degli esami del sangue di routine e quando ho avuto i risultati e il mio medico mi ha detto cosa fosse risultato, mi si è gelato il sangue. Da quel momento sono cambiata, la mia vita non è stata più la stessa".
I pregiudizi per l'Hiv
Su Rai1 Elena Di Cioccio ha confessato di essersi sentita spesso in difficoltà con gli altri a causa dell'etichetta che l'Hiv cuce addosso, ma di avere superato quella fase: "Pregiudizi su chi è sieropositivo? Io non lo so. Negli ultimi due anni io non mi preoccupo più di cosa pensano. Il coming out è stato proprio questo: aprire la prigione che ti sei costruita perché hai paura degli altri. Ad un certo punto ho detto: 'Se mi libero di questo segreto, cosa potrà succedermi?'. Voglio vivere i prossimi anni libera, anche se sarò libera nel deserto!".
Lo spettacolo teatrale
Oggi Di Cioccio ha saputo trasformare la malattia in una opportunità, portando sul palco dei teatri italiani uno spettacolo-monologo, "ProPositiva", che parla di stereotipi e malattia con toni ironici e positività, perché per lei la malattia oggi non rappresenta più un problema.
"C'è sempre la possibilità di vedere le cose da un’altra prospettiva, di leggere un'opportunità in tutto quello che la vita ti ha dato, compresa la malattia", ha concluso l'attrice, aggiungendo: "Per ridere sul tema della malattia è necessario cambiare il punto di vista, spostando il focus dal dolore alla leggerezza, dalla rabbia all’allegria, dall'ostacolo all’opportunità, in una costante fame di vita".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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