Si inasprisce la battaglia legale tra Francesco Totti e Ilary Blasi. L'ex capitano della Roma ha chiesto una riduzione del 50% dell'assegno mensile, che versa all'ex moglie per il mantenimento dei figli. Ma la conduttrice ha accusato l'ex marito di non volere assolvere ai suoi doveri, come stabilito dai giudici, e lo ha incolpato di sperperare i suoi soldi al gioco d'azzardo. Il tribunale civile di Roma sta valutando se ci sono gli estremi per ridurre da 12500 euro mensili a 6250 euro l'assegno, ma intanto si scopre che a spingere Totti a chiedere uno sconto è stato il figlio Cristian.
Cristian e la richiesta di riduzione dell'assegno
Il primogenito di Ilary Blasi e Francesco Totti ha da poco firmato un contratto con il Rayo Vallecano, società calcistica di Madrid, dove giocherà almeno fino a fine stagione. Cristian Totti milita nelle giovanili della formazione madrilena e percepisce un rimborso spese, che si aggira intorno ai 17mila euro a stagione. Sulla base di ciò papà Francesco avrebbe provato ad avanzare la richiesta per la riduzione dell'assegno familiare, basando l'istanza sull'autosufficienza economica del figlio. Ed è qui che si è consumata l'ennesima frattura tra Totti e Ilary.
Cosa dicono gli esperti
Il semplice fatto che Cristian Totti percepisca uno stipendio, però, non garantisce a Totti di vedersi ridurre l'importo dell'assegno mensile. A dirlo è Gian Ettore Gassani, presidente dell’associazione matrimonialisti italiani, che ha spiegato come funziona in questi casi. "Se un figlio è autosufficiente l’assegno si revoca, ma c'è chi con 2mila euro ci campa una famiglia e chi le spende in un giorno", ha dichiarato a Repubblica l'avvocato Gassani, commentando la vicenda che vede contrapposti Totti e la Blasi sul figlio: "Secondo quelli che sono i parametri giurisprudenziali si parla di un reddito che oggettivamente ti consenta di vivere da solo, di essere indipendente".
L'autosufficienza economica
I 17mila euro a stagione che Cristian Totti pare percepisca dal Rayo Vallecano potrebbero non essere sufficienti a garantire al ragazzo lo stesso tenore di vita, che aveva quando viveva sotto lo stesso tetto di mamma Ilary e delle sorelle Chanel e Isabel. "Per autosufficienza economica si intende che il figlio è in grado di provvedere alle proprie esigenze, abitative, alimentari, di svago.
Cioè abbia raggiunto un’autonomia economica", ha proseguito Gassani, addentrandosi nel caso specifico: "Ma se sei il figlio di un grande magnate non si può parlare di autosufficienza con queste cifre, se sei un ragazzo normale 1200 euro possono rappresentare sicuramente una somma base, anche se non particolarmente rilevante, per potertela cavare da solo". Ma ancora una volta spetterà al giudice stabilire che tra Totti e Ilary ha ragione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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