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Disperatamente mamma, parla l'ex compagno Paolo Paone: "Ora vi racconto tutta la verità"

A due settimane dallo scoppio del caso, che ha coinvolto la blogger Julia Elle, l'ex compagno Paolo Paone rompe il silenzio e dice la sua verità

Disperatamente mamma, parla l'ex compagno Paolo Paone: "Ora vi racconto tutta la verità"

Paolo Paone si è preso qualche giorno di tempo per riflettere, metabolizzare quanto accaduto negli ultimi dieci giorni e poi parlare. E ha deciso di farlo sulle pagine de IlGiornale.it per dire la sua verità dopo anni di bugie, storie e narrazioni social che hanno scatenato una vera e propria bufera mediatica sulla sua ex Julia Elle, meglio conosciuta come Disperatamente mamma. La blogger, che sul web è diventata popolare grazie ai suoi video ironici sulla maternità, ha visto crollare il castello di bugie costruito negli anni sui social e sul quale ha basato tutto il suo successo. La storia di una famiglia allargata felice, la bugia sulla paternità del secondogenito Chris e tanto altro che Paolo ha deciso di smascherare, dieci giorni fa, pubblicando una serie di storie sulla sua pagina Instagram, che hanno aperto uno dei casi social più controversi degli ultimi tempi. Julia Elle parlerà stasera (giovedì 17 novembre) in una diretta Instagram per rispondere alle domande dei follower. Paolo ha scelto di farlo con noi.

Paolo, cosa ti ha spinto a scoperchiare il vaso di Pandora, se così vogliamo chiamare tutto quello che sta succedendo?

Da diversi mesi è stata ridotta drasticamente la possibilità di frequentare i bambini e per tale ragione mi sono deciso a cercare di trovare un accordo legale per disciplinare le visite, che mi garantisse una frequentazione maggiore dei miei figli. Mi è stato opposto il fatto che sul piccolo, con il quale non avevo legame di sangue, non avrei potuto vantare alcuna richiesta di visita. Eppure per me il legame affettivo è sempre stato più importante di qualsiasi genetica. Ero distrutto per quel bambino che avevo sentito da sempre mio, per il quale avevo accolto in casa la sua mamma, prendendomi cura di lei fin dalla gravidanza, avevo subìto le cattiverie di chi mi additava come pessimo padre a causa del contenuto dei libri di Julia. In un attimo ero un estraneo e probabilmente non lo avrei mai più sentito chiamarmi papà. A quel punto ho fatto la storia.

Perché in tutti questi anni hai sempre taciuto pur sapendo che quanto raccontato da Giulia sui social e nei libri non era la verità e ti metteva in cattiva luce?

Ho lasciato che Julia scrivesse quei libri perché non volevo negarle quel successo che tanto voleva, né ostacolarla, né tantomeno volevo inimicarmi la madre dei bambini. A me interessava che i bambini stessero bene e che lei potesse prendersi cura di loro. Quindi in nome della pace familiare ho acconsentito, pur non avendo mai preso contezza del contenuto dei libri. Non mi interessava cosa pensassero di me le donne che la seguono. Il mio lavoro non si basa sulla mia credibilità social. Ho sottovalutato però la portata che avrebbe avuto quello che lei ha scritto nei libri e la narrazione che ne è poi seguita anche in tv oltre che sui social. A me interessava che i miei figli sapessero che li amavo e capissero quanto tenessi a loro dalle frequentazioni che avevamo. Il contenuto dei libri in quel momento non rappresentava un pericolo nel mio rapporto con loro, perché i fatti invece raccontavano quella che era la verità.

Negli anni sei stato attaccato dai follower di Giulia per la storia che avevi abbandonato lei, Chloe e Chris?

Tantissime volte e dopo che è emersa la verità ho ricevuto tante scuse.

Giulia ha parlato di violenze e minacce da parte tua, qual è la tua versione dei fatti?

Le accuse che mi sono state rivolte sono molto gravi, ma soprattutto assolutamente false. La mia ex compagna ha strumentalizzato vecchie conversazioni, risalenti al periodo in cui ci stavamo lasciando, lasciando credere fossero attuali, pubblicandole parzialmente per lasciare intendere che quel che dichiarava su di me fosse vero. Ma non è così. Avrei potuto pubblicare tutto il resto delle conversazioni, contestualizzandole, ma a differenza sua non ho necessità di pulire la mia immagine social sporcando quella altrui. La mia priorità ora è la serenità di mia figlia e ho deciso di non farmi trascinare in una guerra social, che non ha alcuna ragione d'essere.

Sui social, però, Giulia ha pubblicato vostre chat, dove usi toni duri nei suoi confronti...

Posso dire che andrebbero contestualizzati e completati dal prima e soprattutto dal dopo. Se in passato, per rabbia, mi è capitato di esagerare, ho sempre chiesto scusa. Le relazioni che sono al capolinea sono infarcite di conversazioni piene di astio e rancore, da entrambe le parti. Il periodo successivo che abbiamo vissuto conferma invece come poi, superata la prima fase iniziale, siamo riusciti a trovare un equilibrio sereno di collaborazione reciproca come genitori. Non per nulla ci sono foto e video che attestano tutto questo e che, guarda caso, sono stati cancellati da Julia dopo le sue dichiarazioni.

Sui social hai parlato di "sedi opportune" per chiarire la questione tra te e Giulia? L'hai querelata?

Le ho chiesto di rettificare le sue dichiarazioni, ma se ciò non avverrà, come temo, sarò costretto a tutelare la mia immagine da accuse così infamanti.

Come ti senti in questo momento?

Mi sento molto triste e

amareggiato, come qualsiasi papà che non vede e non sente sua figlia, ma farò ogni cosa è in mio potere per riaverla presto tra le mie braccia. Purtroppo questo per me è un momento davvero molto difficile dal punto di vista emotivo.

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