"L’unico benvenuto possibile". Se Rubio esulta per la caccia agli ebrei di Amsterdam

Così come ha fatto il 7 ottobre, per poi iniziare a inveire contro Israele, Rubio ha festeggiato la notte della vergogna di Amsterdam contro i tifosi israeliani

"L’unico benvenuto possibile". Se Rubio esulta per la caccia agli ebrei di Amsterdam
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La caccia all'ebreo di Amsterdam ha sconvolto la comunità internazionale. Quelle immagini non ci si aspettava di vederle nel 2024, eppure sembrava di essere tornati indietro di 80 anni. Parte de tifosi israeliani ha sbagliato? Sì, le provocazioni, sempre ma in un momento come questo, devono essere evitate. Ma che si sia scatenata una caccia all'ebreo per delle provocazioni, per quanto deprecabili e censurabili, non può esistere. Certo non manca chi cerca di giustificare le violenze dei musulmani di Amterdam, cercando nella provocazione, nei cori razzisti e nelle bandiere strappate, un motivo valido per sminuire quanto accaduto. Questo nonostante sia dal 7 ottobre che in Europa i pro Pal bruciano le bandiere israeliane, invocano la loro morte e la loro distruzione. Eppure ci dev'essere sempre un ma, da qualche parte, che giustifica la violenza antisemita, niente di diverso da quanto accadeva durante il nazismo, anche ad Amsterdam.

Tra chi non solo giustifica ma esulta per quanto accaduto c'è Chef Rubio, impegnato in una campagna mediatica full-time contro Israele. Per le sue posizioni violente da anni non lavora più in tv, da ben prima che si riacutizzasse lo scontro in Medio Oriente, ma dal 7 ottobre ha iniziato una battaglia martellante, che vede gli aerei al centro dei suoi attacchi. E non si è tirato indietro dall'esultanza né l'altro giorno per la notte di Amsterdam, né il 7 ottobre. "L'unico benvenuto possibile", scriveva l'8 mattina Gabriele Rubini, questo il suo vero nome, nel suo canale Telegram, che conta poco meno di 5mila seguaci. Didascalia a corredo delle immagini in cui gli israeliani da una parte inneggiano con i cori alla guerra a Gaza e dall'altra, a terra, vengono massacrati di colpi e umiliati. Alcuni di loro sono stati gettati nei canali ghiacciati nella notte in cui le ronde di arabi giravano per la città chiedendo i documenti ai passanti, obbligandoli a mostrarli per dimostrare di non essere israeliani.

"Quando uccidono lo fanno con la menorah sul passaporto e la stella di David sul petto, prima dei bombardamenti leggono la Torah e il Talmud, quando le prendono magicamente però negano la loro natura e il loro credo religioso 'Non sono ebreo'. Eh no signori miei, o siete fasci sempre o non lo siete mai. Non vale frignare solo quando davanti a voi ci sono partigiani incazzati, non vale fare i leoni solo davanti al bottone che vi permette di ammazzare la gente che dorme", ha attaccato ancora Rubio, che dice di essere antisionista. Eppure, in queste dichiarazioni, si legge altro, ben oltre l'antisionismo. Si legge l'odio verso gli ebrei, definisci "fasci" solo per essere israeliani.

Gli arabi che hanno fatto la caccia all'ebreo nella notte di Amsterdam li chiama "partigiani", ed è proprio nel linguaggio che si cerca la giustificazione storica di un fatto gravissimo. Non è la prima volta che dal suo profilo arrivano messaggi di questo tipo, sono diverse le querele che l'hanno raggiunto, una anche dalla senatrice Liliana Segre, eppure, Rubio va avanti indisturbato.

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