Fedez fa mea culpa: "Corona? Pago un errore gravissimo"

Nel podcast "Pezzi" dei giornalisti Giordano, Laffranchi e Dondoni, Fedez si confida a poche ore dal debutto sul palco del festival di Sanremo. E sui social dice: "Non è più tempo di scappare, è tempo di cadere"

Fedez sul Green carpet di Sanremo
Fedez sul Green carpet di Sanremo

Nuova puntata del podcast "Pezzi: dentro la musica" di Paolo Giordano, Andrea Laffranchi e Luca Dondoni. A poche dalla prima puntata del 75esimo festival di Sanremo, la puntata si è concentrata sugli artisti in gara. Sono stati due quelli intervistati nella puntata di martedì 11 febbraio: Fedez e Rocco Hunt. Sul rapper di Rozzano sono indubbiamente puntati tutti gli occhi del Paese, soprattutto a fronte del gossip che si è scatenato negli ultimi giorni e nelle settimane antecedenti. Fedez sarà in gara con "Battito" e nella serata cover canterà "Bella stronza" con Marco Masini.

La prima battuta con cantante è stata inevitabilmente sulla polemica scoppiata già ieri sera durante il Green carpet, quando Fedez si è presentato alla stampa e al pubblico con l'iride completamente nera. In tanti hanno fatto ipotesi e supposizioni su cosa potesse essere accaduto, teorizzando su ipotetiche pupille dilatate. Altri hanno parlato di lenti a contatto nere per proteggersi dai flash dei fotografi. La verità è Fedez a raccontarla per la prima volta nel podcast: "Quando si fanno le prove generali ci dicono di vestirci in una certa maniera, non come saremo stasera, ma in una certa maniera perché registrano l'esibizione nel caso dovesse succedere qualcosa. Ho provato l'esibizione e ho dimenticato il portalenti e non potevo toglierle. Poi ero uno degli ultimi a fare le prove". Quindi nessun retroscena particolare ma delle semplici lenti che sono legate al testo della canzone in gara: "Mi piaceva, è un'idea che mi è venuta all'ultimo e siccome nel brano dico 'dentro i miei occhi, guerra dei mondi'...". Racconta, quindi, che si tratta di un'ispirazione arrivata dopo aver visto un documentario sui Limp Bizkit in cui viene mostrata la preparazione di Wes Borland, che indossa un tipo di lenti molto grandi del tipo di quelle indossate da lui sul Green carpet.

Passaggio, poi, sulle altre polemiche, quelle più "rumorose" e relative al gossip. Erano girate addirittura voci su un possibile ritiro da Sanremo del rapper nel caso in cui fosse stato assediato da quelle discussioni anche durante la presenza in Riviera. La domanda dei giornalisti sulle conseguenze di queste voci sulla sua concentrazione ed esperienza è legittima ma Fedez sottolinea che "non mi possono disturbare nel momento in cui l'errore viene da me. Pago l'errore, un errore gravissimo. La cosa che mi spiace di più è che questa cosa possa aver ferito e danneggiato altre persone, oltre me, e quindi non posso lamentarmi di una mia cazzata, più che cazzata, un errore gravissimo". Il rapper ha spiegato che "quando mi è capitato di essere in una situazione in cui ero molto preso emotivamente e quando si è così si rischia di non capire nulla. Mi sono aggrappato a questo ramo di speranza per cercare di riallacciare una relazione personale. E allacciandomi a quel filo di speranza mi sono fatto trascinare".

Sull'abbandono, ha rivelato che "non ho mai detto a nessuno di voler rinunciare a Sanremo non vi nego che ho avuto dei momenti intensi. In un altro momento della mia vita quello che avrei fatto è trincerarmi in casa e cadere in un oblio di autodistruzione. A un certo punto mi sono detto: cerchiamo dalle cose brutte di trarre il meglio quindi devo per forza affrontare questa cosa. Ne bene o nel mane, se riesco ad affrontarla, da sto merdone riesco a trarre qualcosa di positivo. Se riesco a reggere questa, con annessi e connessi, è molto sfidante". Il discorso si è poi spostato sulla gara vera e propria e sulla cover che Fedez porterà a Sanremo, "Bella stronza" di Marco Masini, che (ancora) tante polemiche ha portato sulla partecipazione del rapper, perché è la canzone di Masini è stata messa sulla graticola a causa di alcuni suoi passaggi espliciti. Si è parlato di "censura" ma è Fedez a spiegare come è nata la scelta di portarla e come sarà.

"La mia cover iniziale non era questa. Inizialmente avevo portato una cover con questi artisti che a me piacciono molto, Fuck your Clique, e avevamo preparato a cover di Boyband dei Velvet. Questi artisti sono molto 'explicit' e testuali parole, non so se arrivano direttamente da Carlo Conti, mi sono state riportate per interposta persona, quindi non posso attribuirle direttamente a lui, ma mi è stato detto: 'Carlo non vuole degli artisti che parlano di sborra'. Questo perché loro hanno una canzone molto bella, però...". Quindi il rapper si è trovato a dover cambiare in corsa la sua canzone. Era ormai passato da poco capodanno e a quel punto mancava circa un mese all'inizio del Festival: "Ho dovuto pensare a un'altra cosa da fare. Nel mentre sto scrivendo tantissimo, ovviamente scrivo quello vivo e pensando a che brano portare mi rileggo il testo di Masini e leggo delle cose che sento tanto mie. Mi viene questa idea di unire Masini e Ft (produttore anche di Simba la rue, ndr)".

Quindi, il rapper ha negato fermamente che ci siano state richieste di censura per il brano di Masini: "Abbiamo lavorato al brano e io personalmente sono molto contento. Non ci sono censure nel momento in cui non abbiamo rimosso per censurare. Un conto è partire col ragionamento 'devo togliere delle parti perché'... Io non credo in questa cosa, chi ha avanzato la polemica sul fatto che il testo possa non appartenere nei giorni nostri lo trovo sterile. Vi garantisco che non abbiamo deciso di togliere le parti, io voglio raccontare una storia mia, quindi ho preso le parti più pertinenti". Prima di salire sul palco dell'Ariston, Fedez spiega sui social la sua canzone, sottolineando che "è il respiro affannoso della lotta più temuta, quella contro noi stessi" e "Battito" è "una canzone d’amore e d’odio", "un richiamo a chi non vuole più fuggire". Questo, conclude, "non è più tempo di scappare, è tempo di cadere".

Dalla Riviera dei Fiori, Giodano, Laffranchi e Dondoni hanno intervistato anche Rocco Hunt, che ha fatto un'analisi della sua partecipazione, definendola "la più coerente" rispetto alla sua storia musicale, ripercorre anche la sua vita e la sua storia, che si è sviluppata in Campania, terra alla quale lui è profondamente legato nonostante ora viva a Milano.

Parlando della serata cover, durante la quale con Clementino farà un omaggio a Pino Daniele, Hunt ha raccontato proprio il suo legame con quella tradizione musicale, che in qualche modo, anche se con sonorità diverse, porterà in gara con "Mille vote ancora".

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