
Per la prima volta, Mauro Corona è stato ospite di Verissimo. Lo scrittore e scultore, ospite fisso di Bianca Berlinguer con la quale ogni settimana effettua una sorta di editoriale prima dell'inizio di È sempre Cartabianca su Rete4, si è aperto con Silvia Toffanin come probabilmente non vavea mai fatto finora. Ed era presente nello studio di Cologno Monzese, un evento più unico che raro visto che Berlinguer non è mai riuscito a farlo spostare da Erto, un piccolo paese di circa 300 abitanti situato sulle montagne del Friuli Venezia Giulia, in provincia di Pordenone, per andare in studio a Roma.
"Preferisco i collegamenti, mi sento più protetto. Chissà come sarà gelosa Bianchina, cosa dirà", ha spiegato lo scultore, che probabilmente nel collegamento di martedì di È sempre Cartabianca conoscerà la reazione della sua "Bianchina", come ama chiamare Berlinguer, nonostante li inizialmente non avesso molta simpatia per quel soprannome. Nel corso dell'intervista, lo scrittore, che ha molti fan per la sua capacità di analizzare i fatti salienti politici e attuali in modo brillante e acuto, pur restando popolare, ha rivelato di non poter più guidare. Almeno per qualche tempo.
"Da un paio di mesi sono senza patente. Per l'alcol? Per il vino. L'alcol è tragico, il vino è poetico", ha spiegato a Silvia Toffanin, con la quale ha spiegato il suo rapporto complicato con l'alcool, che non ha comunque mai nascosto. "Non mi sono sentito dipendente. Ho detto stop e stop è stato. Per l'alcol ho avuto anche processi, per ubriachezza molesta, interruzione di funzione religiosa e turpiloquio. Io, su 100 bronze, ne ho una o due in cui divento un demonio e faccio terra bruciata. Per questo ho smesso", ha spiegato. Ma due giorni fa, il giorno in cui era alla guida, con le nuove norme del codice della strada è stato trovato con un livello di alcool superiore al consentito e ne sta pagando le conseguenze. Nello studio di Verissimo, con il suo solito look particolarmente sportivo, Corona si è presentato anche con una vistosa ferita al volto, non legata al ritiro della patente pr l'alcol.
"Mi sono ferito con la motosega, è partita una scheggia e mi è finita in faccia. Ho pensato, fa anche scena", ha spiegato. Infine, ha ammesso: "Ho molta paura della morte, ma non per il fatto di non esserci più. Ogni cosa arriverà a suo tempo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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