La moglie di Vanzina bersagliata dagli haters: dopo la truffa del finto carabiniere i messaggi vergognosi

Contro Federica Burger, vittima del furto di gioielli si è scatenata un'odata di odio social

Il regista Enrico Vanzina insieme alla moglie Federica Burger
Il regista Enrico Vanzina insieme alla moglie Federica Burger
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Dopo essere rimasta vittima della più classica truffa del finto carabiniere, la moglie di Enrico Vanzina ha dovuto incassare anche l'odio social, tra sfottò e insulti gratuiti arrivati da ogni parte.

Una vera e propria "shitstorm", quella scatenata sul web ai danni di Federica Burger, finita nel mirino di due malviventi che hanno messo a segno una delle frodi più diffuse in assoluto. Tutto è iniziato con una telefonata che creava una situazione di allarme: un finto carabiniere avvisava la famiglia che l'auto risultava utilizzata in una rapina:"Probabilmente hanno clonato la vostra targa. C'è un uomo in casa? Deve venire qui in caserma", comunicava il truffatore. Così l'85enne, sposata col celebre regista dal 1994, è rimasta sola, dato che il domestico ha dovuto raggiungere il luogo indicato dal malvivente.

Con la certezza che non ci fosse nessun altro, il finto carabiniere ha bussato all'uscio di casa Vanzina: "Devo accertarmi che i suoi gioielli non risultino essere quelli rubati nella rapina effettuata con l'auto di cui ci risulta la targa", ha spiegato l'uomo. A questo punto la donna ha aperto la cassaforte e consegnato monili e preziosi al truffatore, poi fuggito con un complice su una vettura grigia.

Apriti cielo. La notizia ha fatto il giro del web e Federica Burger è diventata bersaglio degli haters. "Ma dopo che la tv lo spiega di continuo, c’è davvero ancora chi ci casca?", chiede una donna. "Ma questi vip sono tutti boccaloni?", domanda un utente,"Come rubare le caramelle a un bambino", affonda un altro. E non si tratta dei commenti peggiori, anzi.

Sui social network c'è anche chi parla di disparità di trattamento come conseguenza della notorietà della coppia, visto che poi è stata recuperata una parte della refurtiva, ovvero gioielli per un valore di circa 30mila euro a fronte di una perdita totale 150mila euro complessivi."Adesso immaginate la stessa truffa fatta alla 'signora Maria', secondo voi ci sarebbero stati questi tempi di risposta?", chiede su X un internauta."Però ai poveri comuni derubati di solito non ritrovano nulla", considera una donna.

Si sprecano anche le ironie connesse alle condizioni di agiatezza in cui vivono Vanzina e la moglie. "W la redistribuzione del reddito", ironizza un utente."Anche i ricchi piangono...", affonda un altro.

Nel marasma di commenti di odio c'è anche qualcuno che empatizza con la vittima:"Mi resta e mi resterà sempre incomprensibile chi gioisce delle sfortune degli altri.

L'invidia è una brutta cosa assai", scrive in un post una signora. "Sono truffe e non furti, perché sei tu che apri loro la porta e ti lasci imbambolare. Sono colpi preparati bene, mai dire 'A me non succede'", spiega un follower.

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