Ormai tutti sanno che Fedez vorrebbe o, per lo meno, ha annunciato di avere intenzione di informarsi sul prezzo di una nave per acquistarla e metterla in mare come elemento della flotta civile. Anche lui vuole entrare a pieno diritto tra i "benefattori" che prendono i migranti dal mare e li portano in Italia. E vuole farlo nel pieno dello stile Fedez, mettendo il suo bel faccione sulle murate. Ora, l'annuncio fatto nel suo podcast lascia il tempo che trova e, infatti, quasi nessuno sembra averlo preso sul serio. Ma apre a interessanti considerazioni sullo stesso rapper e sul mondo delle Ong.
Che Fedez sia affamato di popolarità è risaputo, ma il suo concetto di "nave umanitaria" travalica qualunque possibile risposta logica e anche le stesse Ong gli hanno fatto capire che non funziona esattamente come lui crede. Qualche sostenitore del rapper l'ha elogiato per quello che considera uno slancio benefico, ma il voler dipingere sulle murate la sua faccia, più che dare la parvenza di un gesto nobile, sembrerebbe essere semplicemente un'operazione di marketing. Fedez vuol far parlare di sé in ogni modo e le cerca tutte per avere i riflettori addosso: basta tornare indietro di due mesi e ricordarsi quel che ha fatto a Sanremo, anche ai danni di sua moglie.
Nel nostro Paese c'è una grande attenzione al tema dei migranti e, quindi anche delle Ong. Quale miglior strumento per tenere costantemente alta l'attenzione sul proprio personaggio? Sembra essere questa la linea di pensiero più logica davanti alle esternazioni di Fedez, dal quale non si pretende faccia chissà quali azioni benefiche in gran segreto, ma così è davvero troppo. Forse non voleva sentirsi da meno rispetto a Ghali, che la scorsa estate ha donato una lancia di salvataggio a una Ong (senza il suo faccione) ma, soprattutto, a Banksy, che arma e finanzia la Louis Michel. Ma anche in quel caso non è stato lui ad annunciarlo ma la Ong, e non ci sono firme o fotografie sul motoscafo.
L'annuncio di Fedez ha lasciato interdette le Ong, che hanno suggerito al rapper di devolvere la cifra che vorrebbe investire in un nave in un bonifico a favore di una delle tante organizzazioni, perché farebbe qualcosa di più concreto. Ora, a parte le Ong che sono corse col cappello in mano al cospetto di Fedez non appena hanno sentito profumo di soldi, se Fedez facesse in quel modo non avrebbe un tornaconto potente in termini di immagini come quello che gli garantirebbe una sua nave.
E, infatti, dopo quell'annuncio e le richieste delle Ong, sul discorso è calato il silenzio da parte del rapper. Non c'è comunque da stupirsi che dietro i "benefattori" e i collaboratori, o presunti tali, di queste organizzazioni non ci siano solo intenti di cuore.
Basti pensare a Pia Klemp, intercambiabile su numerose imbarcazioni della flotta civile, che ha candidamente ammesso: "Non vedo il salvataggio in mare come un'azione umanitaria ma come una forma di lotta antifascista".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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