Post sessista, Giancarlo Magalli multato per l'insulto a Adriana Volpe sui social network

Dopo sette anni si è concluso il processo per diffamazione a carico di Giancarlo Magalli. I giudici hanno dato ragione a Adriana Volpe, ritenendo "sessista" il commento scritto dal conduttore su Facebook nel 2017

Post sessista, Giancarlo Magalli multato per l'insulto a Adriana Volpe sui social network
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Dopo sette anni di processo si è conclusa la vicenda giudiziaria che vedeva contrapposti Adriana Volpe e Giancarlo Magalli per un commento scritto dal conduttore contro la collega sui social network. Magalli è stato condannato al pagamento di una multa di 700 euro oltre alla copertura delle spese processuali e a un risarcimento danni di 5mila euro in favore della parte lesa. I giudici lo hanno ritenuto colpevole di diffamazione nei confronti di Adriana Volpe per un commento, considerato sessista, scritto dal conduttore sotto a un post Facebook dalla presentatrice.

La vicenda dal 2017 a oggi

Tutto era cominciato da un battibecco nato in studio a I Fatti Vostri, la popolare trasmissione di Rai2 condotta per anni da Magalli e Adriana Volpe. Era il 2017 e davanti alle telecamere, in diretta nazionale, Adriana Volpe aveva scherzato sull'età di Magalli: "Ormai fai 70 anni, no?". Il conduttore, visibilmente infastidito, aveva reagito con una rispostaccia: "Fatti gli affari tuoi, no? No, proprio non è capace... tu ne fai 44 e allora?". Poi aveva perso le staffe: "Sei una rompipalle".

In studio Adriana Volpe glissò sull'episodio, ma sui social criticò apertamente il collega e Giancarlo Magalli commentò così il post: "Ha cercato di farlo passare come un insulto alle donne, ma io ce l'avevo solo con lei, non con le donne che ho sempre rispettato e che forse si sentirebbero più insultate se sapessero come fa a lavorare da 20 anni". L'allusione sessista venne definita "gravissima" dalla showgirl, che lo querelò per diffamazione: "Offende me, danneggia mio marito e la Rai".

La conclusione del processo

Dopo sette anni di udienze e dibattiti i giudici hanno dato ragione a Adriana Volpe. Durante l’arringa finale l'avvocato della conduttrice ha sottolineato che l'intera vicenda ha avuto ripercussioni pesantissime sulla vita professionale e privata della sua assistita "perché purtroppo è passato il messaggio che ha lavorato in Rai non perché sia una conduttrice capace e preparata, ma perché avrebbe fatto favori sessuali". Per contro la difesa di Magalli ha ribadito che il conduttore, nella famosa frase scritta su Facebook, non ha mai fatto riferimento a un significato sessuale e "è stato frainteso".

Già nel 2021 Giancarlo Magalli era stato condannato a una provvisionale di 25 mila euro - oltre ad una multa di 14mila e al pagamento delle spese processuali - per avere fatto riferimenti e allusioni ancora una volta su Adriana Volpe e la sua carriera televisiva nel corso di un'intervista al settimanale Chi.

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