"Mi avevano dato due mesi di vita". Giancarlo Magalli irriconoscibile in tv dopo il tumore

A distanza di mesi dalla diagnosi il noto presentatore è tornato in televisione per raccontare il dramma vissuto nell'ultimo anno: "Sono guarito da un tumore alla milza"

"Mi avevano dato due mesi di vita". Giancarlo Magalli irriconoscibile in tv dopo il tumore

Chi lo ha visto entrare in studio con il volto smagrito e provato ha faticato a riconoscerlo. Quello che si è presentato a Verissimo nella puntata domenicale del programma di Canale 5 è un Giancarlo Magalli molto diverso da quello che i telespettatori erano abituati a vedere sul piccolo schermo. L'ultimo anno è stato il più difficile per il conduttore, che ha dovuto combattere la sua battaglia più complicata: quella contro un linfoma alla milza. Eppure il sorriso è quello di sempre, quello di chi sa di avere superato il peggio.

"Se sono qui oggi è perché sono guarito. Mi avevano dato due mesi di vita, o meglio lo sapevano solo le mie figlie", ha confessato Magalli a Silvia Toffanin, spiegando di avere scelto di raccontare la sua storia a Verissimo per la delicatezza del tema. Nonostante sia uno storico volto Rai, il conduttore ha scelto di fare la sua prima apparizione pubblica dopo la malattia negli studi Mediaset e ha svelato perché è sparito dalla circolazione negli ultimi dodici mesi.

Il ricovero per un'infezione

"Sentivo un dolore alla milza, ma ero caduto e pensavo fosse una conseguenza - ha spiegato Magalli -. Quando ho visto che non passava sono andato a fare degli accertamenti e hanno visto che c'era qualcosa di strano. Avrei dovuto fare ulteriori esami ma ho preso un'infezione seria con febbre alta e deliri e sono stato portato in ospedale e curato per questa infezione". Era lo scorso giugno e da quel momento è iniziato il suo calvario. Le figlie e le ex moglie si sono prese cura di lui durante il ricovero complicato da sintomi gravi, che lo hanno portato a rischiare la vita. Ma una volta guarito è arrivata la sentenza.

La scoperta del tumore e la lotta per sopravvivere

Tornato in salute, Magalli si è sottoposto agli ulteriori accertamenti rimasti in sospeso e ha scoperto di avere un linfoma alla milza. "Si tratta di un tumore ma di quelli che, fortunatamente, si possono curare", ha rivelato, parlando della chemioterapia affrontata nei mesi successivi grazie alla quale è guarito: "Ma è stato difficile, mi è costato sette mesi tra ricoveri e cure a casa. Sono stato tanto a letto e ho dovuto fare fisioterapia perché non camminavo più bene".

Magalli ha ammesso di non essere stato a conoscenza della gravità della sua malattia subito, ma dopo: "Alle mie figlie hanno detto: 'Se si cura guarisce, se non si cura tra due mesi muore'. A me non l'hanno detto ma loro si sono terrorizzate e mi hanno accudito con affetto e attenzione". Ora il conduttore si sente bene ma ha spiegato perché non ha dato la notizia della sua malattia: "Non ne ho parlato per scaramanzia e perché non sapevo in che direzione si andava. Chi lo sapeva aspettava che mi rimettessi, chi si è preso i miei programmi si aspettava non mi rimettessi, probabilmente".

Il ritorno in televisione

Il conduttore ha confessato di avere perso ventiquattro chili a causa della malattia, ma se c'è una cosa che non ha perso sono i toni provocatori quando si parla del suo lavoro. "I rapporti con la Rai? Pago il canone e aspetto che si facciano vivi", ha ironizzato Magalli ricordando la sua lunga carriera (50 anni) sulle reti di viale Mazzini. "So bene quali sono i limiti della Rai. Quando dissi che la riconoscenza non era il loro forte, ero un po' arrabbiato ma è vero. La Rai cambia continuamente, quindi ci sono persone che non vedono l'ora di farti lavorare e altri che non vedono l'ora di fare lavorare qualcun altro", ha dichiarato pungente come lo è sempre stato. E alla fine non è mancata la stoccata: "Spero di tornarci.

Ho scritto a Coletta per fargli sapere che ero vivo e vegeto e nella speranza che si possa ricominciare. E gli converrebbe, perché tutti i programmi che ho lasciato e hanno dato a qualcun altro sono andati così così". La Rai è avvisata.

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