"Stava trascinando i motorini davanti ai portoni, ai carrabili, dove voleva lui per parcheggiare il suo furgone. Tra quelli in fila c'era il mio. Gli ho detto da lontano: "Che stai facendo, scusa? Non si fa così". Poi il pugno in pieno volto". Inizia così il racconto di Gianni Ippoliti, che la scorsa settimana è stato aggredito in pieno centro a Roma alle ore 16,30 finendo in ospedale per le gravi ferite riportate. Il giornalista di "Uno mattina in famiglia" ha raccontato il brutto episodio vissuto sulle pagine del settimanale Gente e ha confessato di essere ancora scioccato per l'accaduto: "Sono ancora sconvolto".
Il racconto dell'aggressione
Gianni Ippoliti era appena uscito di casa e si stava dirigendo verso il suo motorino, posteggiato in via della Lupa, quando è stato picchiato selvaggiamente per un commento fatto a un uomo che stava spostando di forza il suo scooter e altri mezzi per poter parcheggiare il suo furgoncino. Tra la richiesta di spiegazioni di Ippoliti e la reazione spropositata dell'uomo è stato un attimo: "Ho ricevuto un pugno violentissimo in pieno volto. Il contraccolpo mi ha fatto sbattere contro un'auto in sosta, per fortuna non sono caduto a terra altrimenti mi sarei fatto più male. Ho sbattuto e ho riportato due costole rotte, contusioni ai fianchi e al gomito e tagli all'arcata sopraccigliare. Voglio sottolineare che questo individuo ha dato un pugno a una persona di 74 anni che porta gli occhiali. Diciamo che mi è andata bene".
La chiamata al 118, la targa, la prognosi
A soccorrere Gianni Ippoliti sono stati alcuni passanti, che sono stati prontissimi a segnare la targa del mezzo a bordo del quale è fuggito l'uomo dopo l'aggressione. Una prontezza di riflessi che ha consentito alle autorità di rintracciare l'aggressore. "Alcuni passanti hanno chiamato l'ambulanza, io ero intontito, in ospedale mi hanno dato 24 giorni di prognosi", ha raccontato Ippoliti alla rivista, che ha pubblicato anche la foto del giornalista con il volto insanguinato pochi istanti dopo essere stato aggredito. "Se non avessero preso la targa questo individuo non sarebbe stato identificato, sarebbe fuggito e basta". Ippoliti non è ancora tornato in televisione a "Uno mattina in famiglia" e non tornerà nei prossimi giorni a causa delle costole rotte e non solo: "Porto ancora addosso i segni dell'aggressione. Sono molto provato, devo cambiare tutto il mio modo di vivere".
Lo sfogo sull'ondata di violenza
Nell'intervista Gianni Ippoliti ha puntato l'attenzione anche sui crescenti episodi di violenza nelle città: "Sono stato aggredito in pieno giorno, vicino al Parlamento, una zona presidiata.
Io dico che se nel centro di Roma vieni aggredito così qualcosa non va: deve cambiare la legge, deve essere più severa. Chi è che non deve più uscire di casa: le persone o questi individui? La gente è diventata violenta, sui treni i controllori vengono accoltellati se fanno il loro lavoro. Servono contromisure a questa violenza".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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