"Strane storie" da apprezzare

Le storie più interessanti in radio raccontate da Francesco Specchia

"Strane storie" da apprezzare
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Parafrasando il biondo Clint Eastwood nel più bel western di sempre, la radio si divide in due categorie, quella di chi intrattiene e quella di chi racconta storie. Francesco Specchia racconta storie (Strane storie - RaiRadio3 fino al 18 agosto la domenica alle 13.30). E non sono storie qualunque o storie banali. Sono storie ben scelte e ben raccontate in un gentile sforzo di sintesi. Da quella di Eva Mameli, madre di Italo Calvino (andata in onda ieri) fino a quella di Lucio Fulci, uno dei grandi talenti del nostro dopoguerra che ha recitato, ha diretto film, ha inventato personaggi (il Nando Mericoni di «maccarone m'hai provocato e io ti distruggo») e lanciato talenti come Franco e Ciccio o il Celentano attore. Specchia (foto), firma di Libero, scrittore e opinionista televisivo, racconta queste storie con l'entusiasmo dell'appassionato e la competenza dello studioso e in pochi minuti riassume vite straordinarie come quelle di Angela e Luciana Giussani, le sorelle creatrici di Diabolik, antesignane del femminismo più colto ed efficace.

In poche parole, le Strane storie raccontate da Specchia sono quelle degli «irregolari» che sono diventati decisivi magari vivendo e creando borderline, rimanendo sempre senza bandiera o senza tessera o comunque senza paraventi ideologici. Un programma che vale la pena ascoltare perché regala un altro punto di vista. Spesso il più credibile.

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