Petruccioli vuole rifare i titoli al Tg2 di Mazza

Gian Maria De Francesco

da Roma

Le urne sono chiuse da poco più di ventiquattr’ore e l’Unione ha già avviato le prove tecniche di regime mettendo nero su bianco che in casa Rai comandano solo e soltanto gli alleati di Romano Prodi. La settimana scorsa si sono manifestate le prime avvisaglie con la richiesta di chiarimenti del presidente diessino di Viale Mazzini, Claudio Petruccioli, a Bruno Vespa e al direttore del Tg1 Mimun all’indomani della partecipazione di Silvio Berlusconi a Porta a porta.
Ieri è toccato al direttore del Tg2, Mauro Mazza, sopportare una reprimenda di cinque parlamentari di maggioranza: Merlo (Margherita), Iovene (Ds), Di Lello (Prc), Fabris (Udeur) e De Petris (Verdi). La pietra dello scandalo è stata un titolo (un titolo non un servizio; ndr) dell’edizione delle 13.00: «Roma-Milano 1-1» che si riferiva al pareggio tra centrosinistra e centrodestra nelle amministrative delle due principali città italiane. «Sarebbe stato corretto dire 14 a 4», hanno scritto i cinque parlamentari in una lettera inviata ai consiglieri Rai. E il presidente Petruccioli ha subito raccolto l’indicazione chiamando il direttore Mazza e e sottolineando di non condividere la linea editoriale in quanto il titolo non avrebbe rispecchiato la realtà del risultato elettorale.
Solo la Cdl ha preso le difese del direttore. Per Giorgio Lainati (Fi) «i censori della sinistra hanno perso la testa». In tarda serata è arrivata la replica di Mazza: «Resto allibito di fronte alla nota in cui si riferisce di una telefonata tra il presidente Petruccioli e il sottoscritto, telefonata che, come sarebbe normale non avrebbe dovuto avere pubblicità esterna.

Ricordo - aggiunge Mazza - che la scelta dei titoli, graditi o meno a chi che sia, rientra nell'autonomia di una testata e del suo direttore. Mi sarai aspettato la difesa dell'autonomia di una testata Rai di fronte a rinnovati attacchi provenienti dall’esterno».

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