«Più attenzione per l’auto da parte delle istituzioni»

Gavi (Alessandria)Un po’ Suv, un po' station wagon e un po’ monovolume. Grazie a questo mix, che la connota come una crossover, la Freemont (che accompagnerà la Nazionale di calcio prima agli Europei e poi ai Mondiali) come vettura intende accontentare chi si orienta verso un mezzo capiente e versatile. Attese che l’ultima nata di casa Fiat soddisfa attraverso la robusta corporatura, l’abitacolo configurato per ospitare sino a sette persone e, infine, l’articolazione della famiglia che presto includerà anche versioni con quattro ruote motrici. Primo frutto della partnership Fiat-Chrysler e prodotta in Messico, la Freemont non è il semplice risultato della rivisitazione della Dodge Journey, ma di un lavoro di sviluppo impresso dall’impiego di motori consoni ai gusti europei, rivolto all’ottimizzazione del comfort e alla ridefinizione dello sterzo e dell’assetto, in funzione delle aspettative degli automobilisti del Vecchio continente.
La Freemont, che in casa Fiat rimpiazza la monovolume Ulysse, si distingue dalla consanguinea americana (non più venduta in Europa) anche per i lineamenti personalizzati non solo dalla calandra con il logo Fiat, ma anche da scudi paraurti che anteriormente integrano una grande presa d’aria e posteriormente un generoso elemento che richiama gli estrattori aerodinamici e, infine, dalla fanaleria posteriore a Led. Nell’ampio abitacolo, ben accessibile anche nella terza fila di sedili grazie alle porte che si aprono sino a 90°, risaltano il moderno stile dell’arredamento impresso dalla plancia avvolgente con un grande display centrale a colori per il sistema d’infotainment, la gradevole atmosfera decretata dalla cura realizzativa e dalla ricchezza delle dotazioni: climatizzatore trizona, cruise control, keyless entry-go e seggiolini per bambini integrati nel divano posteriore, oltre a cerchi in lega e tutto ciò che concerne la sicurezza attiva e passiva. Con un semplice movimento, poi, la terza fila di sedili può scomparire a filo del pavimento per creare un grande vano di carico, mentre la seconda fila e il sedile del passeggero abbattibili permettono di ottenere molte altre configurazioni interne.
Al momento la famiglia della Freemont, offerta a prezzi che spaziano da 25.700 a 28.700 euro, si articola in quattro versioni: scaturiscono dall’abbinamento tra gli allestimenti normale e Urban con le declinazioni da 140 e 170 cv del turbodiesel Fiat Multijet di 2 litri. In questo periodo la Freemont Urban meno potente con la selleria (anteriormente riscaldabile) rivestita in pelle - ma già in partenza dotata anche di bluetooth, sensori di parcheggio posteriori e altre soluzioni che ne arricchiscono l’aspetto - è proposta a 24.900 euro, mentre da settembre arriveranno le versioni a trazione integrale spinte dal turbodiesel più potente e da un V6 a benzina 3.6 con 276 cv, entrambe dotate di cambio automatico.
Su strada la Freemont dimostra di rispettare quanto promette.

Infatti, a dispetto delle dimensioni che culminano in una lunghezza di 4,89 metri, e della massa, si muove agilmente anche sui percorsi stretti e, nei confini delineati dai picchi di potenza dei due motori, sfodera un temperamento che all’elasticità abbina, all’occorrenza, anche una verve di tutto rispetto.

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