Piano casa, consegnati altri 52 appartamenti

Da dieci anni attendeva la casa popolare. È stato un gran giorno, quello di ieri, per Gabriella Colasanti, che ha ricevuto dalle mani del sindaco Gianni Alemanno le chiavi del suo nuovo appartamento in via Giorgio Bo, in zona Colle Aurelio. Quello di Gabriella è uno dei 52 appartamenti della prima palazzina completata di un complesso che ne prevede due; la seconda verrà terminata a luglio. Tutti vanno dai 35 ai 55 metri quadrati e rientrano nel piano casa del Comune (che prevede il reperimento di 25.700 alloggi) acquistate dall’amministrazione a 2436 euro al metro quadro e assegnate per il 96 per cento a famiglie collocate nella graduatoria del bando generale del 2000. «Oggi è una bella giornata per cambiare vita - ha detto Alemanno rivolgendosi ai neoinquilini - e credo che queste famiglie, dopo tantissimi anni, oggi si potranno considerare parte integrante di Roma. Una città che non riesce a dare una casa ai propri cittadini è menomata ecco perché lavoreremo con la Regione in massima sinergia per andare avanti con il Piano Casa con la massima decisione. Fare e consegnare case vuol dire dare un segnale al mercato».
Con Alemanno c’erano anche l’assessore capitolino al patrimonio, Alfredo Antoniozzi, il delegato del sindaco alle politiche abitative, Marco Visconti, e il presidente del XVI Municipio, Fabio Bellini. «Il piano prevede unità abitative ma ci sono difficoltà di accesso e di raccolta della nettezza urbana - ha affermato Bellini - ci deve essere più attenzione per l’intero complesso di Colle Aurelio» tanto che un gruppo di cittadini della zona ha consegnato un dossier ad Antoniozzi sulle problematiche del territorio connesse in particolare alla raccolta dei rifiuti. «È la conclusione di un lungo cammino - ha dichiarato Antoniozzi - soprattutto per gli assegnatari che aspettano la casa anche da 11 anni. Il Piano Casa è un piano costoso ma sappiamo che è per le famiglie e le stiamo consegnando a coloro che ne hanno diritto. Dal primo giorno abbiamo rispettato la graduatoria».

Le case di residenza pubblica possono rimanere in possesso dei parenti degli assegnatari attraverso i requisiti della legge 12/99 che sono la residenza da almeno due anni nell’appartamento, non essere proprietari di altri immobili e rispettare i limiti di reddito.

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