Avvio di settimana in deciso rialzo per le Borse del Vecchio Continente che sembrano apprezzare la ritrovata unità dell'Eurogruppo nel contrasto alla crisi economica. Maglia rosa a Milano che chiude con l’indice Ftse Mib in aumento del 2,91% a 15.926,47 punti, dopo il varo della manovra da parte del governo Monti e il calo dei rendimenti dei titoli di Stato italiani. A Francoforte il Dax guadagna lo 0,42% a 6.106,09 punti, a Parigi il Cac 40 cresce dell’1,15% a 3.201,28 punti, a Londra l’indice Ftse 100 sale dello 0,28% a 5.567,96 punti. L’Ibex di Madrid avanza dell’1,72% a 8.705,8 punti.
Un lunedì sugli scudi per Piazza Affari il giorno dopo il via libera del governo alla manovra economica, mentre lo spread tra i Btp e i Bund tedeschi è precipitato sotto i 380 punti. La Borsa milanese ha chiuso infatti la seduta con un +2,91%, trainata dai rialzi dei titoli bancari. L’altra notizia positiva è che il differenziale tra i titoli di Stato decennali italiani e tedeschi è sceso a 375 punti, ovvero a -80 rispetto all’avvio delle contrattazioni sui mercati questa mattina (455 punti). E il rendimento dei Btp decennali è calato sotto il 6%, per la prima volta dopo alcune settimane.
In grande evidenza i titoli bancari, dopo che nella manovra è stata inserita la disposizione sulla garanzia statale per le obbligazioni degli istituti di credito. Il Banco Popolare sprinta con un +11,65%, molto bene anche Monte Paschi (+10,68%) beneficiando tra l’altro dell’accordo sul contenzioso fiscale raggiunto la scorsa settimana con l’Agenzia delle entrate.
Unicredit a +5,42%, Intesa +3,85%, Bpm +7,28%. Tra i finanziari Azimut +6,33%, Unipol +4,70%. Alla riscossa Fiat che con un +6,20% torna sopra i 4 euro. Balzo di Finmeccanica sul +9,80%. Progressi per i cementi, Lottomatica a +5,54%.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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