Il Piemonte «inventa» la norma anti-ostruzionismo: ieri l'esordio sul bilancio

Per la prima volta ieri notte la Regione Piemonte ha applicato una nuova norma anti-ostruzionismo, che consente di fermare la discussione di un provvedimento, annullando tutti gli emendamenti presentati fino a quel momento. Approvato l'assestamento di bilancio

Un inedito in Piemonte, una rarità anche in Italia. Per la prima volta, la Regione Piemonte ha applicato una nuova norma anti-ostruzionismo, sorta di fiducia che permette alla giunta di presentare un maxiemendamento il cui effetto è quello di fermare la discussione di un provvedimento, annullando tutti gli emendamenti presentati fino a quel momento. È accaduto ieri notte con il maxiemendamento presentato dalla giunta Cota sull'assestamento del bilancio regionale 2010. Fino all'ultimo, sottolinea l'assessore Elena Maccanti, braccio destro del governatore con delega ai Rapporti con il Consiglio, si è cercato di trovare un accordo. Ma quando è stato chiaro che il tempo stringeva e le posizioni non potevano arrivare a convergere, l'assessore al Bilancio Giovanna Quaglia ha chiesto di fare ricorso al nuovo strumento.
Le divergenze fra maggioranza e minoranza riguardano l'entità delle risorse destinate alle politiche sociali, agli enti locali e alla cultura. Per il centrodestra, il pacchetto di 15 milioni complessivi messo a disposizione con il maxiemendamento rappresenta «un successo» e «un segno di attenzione» verso i più deboli. Il centrosinistra ritiene invece l'intervento del tutto insufficiente. Sulle politiche sociali, «a fronte di tagli per 45 milioni», il Pd aveva chiesto di reintegrarne 12 ma la giunta alla fine ne ha concessi solo otto. Per i lavori immediatamente cantierabili nei piccoli comuni lo stanziamento finale è di quattro milioni, ma la sinistra rimarca che anche con questa somma il taglio rispetto allo scorso anno è di 25 milioni. Nel centrodestra la soddisfazione è palpabile. «La giunta - commenta il presidente del consiglio regionale Valerio Cattaneo - ha chiesto per la prima volta l'applicazione del nuovo strumento, una sorta di maxiemendamento conclusivo grazie al quale per la prima volta siamo riusciti ad approvare l'assestamento di bilancio entro il termine del 30 luglio, fissato dal regolamento».
Alla fine il provvedimento è stato approvato con i sì del centrodestra; il Pd e la sinistra hanno votato no; grillini, Idv e Udc non hanno partecipato al voto.

Fra i grandi detrattori, l'ex presidente del Piemonte Mercedes Bresso, che parla di «documento molto mediocre, con tagli brutali alle politiche sociali e con troppi soldi in sanità, segno che Cota non è riuscito a fare efficienze né risparmi».

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