Pil, la Cina sorpassa anche la Francia

da Milano

Un sorpasso è certo, l’altro è probabile. La Cina scalza la Francia dal quinto posto nella classifica delle maggiori potenze economiche mondiali e, in attesa dei dati da Londra, potrebbe essere riuscita a scavalcare anche la Gran Bretagna, quarta per il momento. Il balzo in avanti è stato reso possibile da una crescita che nel 2005 è stata del 9,9% e ha portato il Pil dell’ex Impero celeste a 18,2 miliardi di yuan (2,26 miliardi di euro). Già nel 2004 il Paese asiatico aveva costretto l’Italia ad abbandonare il sesto posto in graduatoria. Il motore cinese resta l’export, che garantisce il 34% della ricchezza complessiva. L’espansione non sembra aver comunque generato inflazione (più 1,8% i prezzi al consumo), anche se su questo punto gli analisti si mostrano cauti, mentre la produzione industriale è salita dell’11,4% rispetto all’anno prima. A fronte di investimenti in aumento (più 25,7%), i consumi restano uno dei nodi irrisolti. Il tasso di risparmio, pari al 47% del Pil, si mantiene troppo alto. E l’aumento del reddito pro capite (1.700 dollari l’anno, 200 in più rispetto al 2004) non si è riflesso sulle spese private, né grandi risultati sembra aver dato la politica di incentivi all’agricoltura varata dal governo per aiutare le aree finora rimaste tagliate fuori dal boom economico.

Nelle campagne vivono circa 800 milioni di cinesi, il cui reddito è di un terzo inferiore a quello di quanti vivono nelle grandi città. Nei prossimi mesi, dicono gli economisti, Pechino varerà una serie di misure di stimolo dei consumi.

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