Il Pinelli le suona ancora ai cittadini di Molassana

Cambiano i nomi e (forse) le persone ma i risultati sono sempre gli stessi. Dopo pochi mesi di tregua e ben 10 anni di sofferte battaglie, gli abitanti del quartiere della Sciorba e zone limitrofe, hanno passato un'altra notte insonne a causa della musica suonata a tutto volume dagli ex militanti del Pinelli che hanno festeggiato, presso l'ex centro sociale, l'inizio della stagione delle feste e dei concerti, manifestazioni reclamizzate attraverso un volantino intitolato «Attenzione!!!» che gli abitanti di Molassana e San Gottardo hanno trovato la settimana scorsa nella cassetta della posta e sotto il tergicristallo dell'auto in sosta. Un foglio ciclostilato dove si avvisava la popolazione che, «per mancanza di soldi volti a riqualificare la vita sociale del quartiere che non offre alcun tipo di intrattenimento sociale, culturale e ludico, soprattutto per i giovani, in accordo col comune e con la circoscrizione abbiamo deciso che da sabato 7 in poi, gli ex militanti del Pinelli ri-cominceranno ad organizzate feste e concerti ancora in via Adamoli».
Ex per 2 motivi: il primo perché queste persone si presentano come un gruppo di nuovi ragazzi che si frequentano da un anno ed hanno deciso d'intraprendere questa iniziativa, il secondo perché il circolo non si chiamerà più Pinelli ma Collettivo Cortocircuito Periferico. Una precisazione ben evidenziata sul volantino ed alla quale ne fa seguito una di monito: «Ci scusiamo con la popolazione e la invitiamo a non maledirci per il fastidio che potremmo arrecare anzi, speriamo di vederli numerosi alla nostra festa». Una frase che la maggior parte degli abitanti ha inteso come una presa in giro infatti, «non più tardi di 10 mesi fa - spiega Alberto Siboldi che abita alla Sciorba - il presidente del Municipio annunciava proprio attraverso le pagine del vostro giornale che il Pinelli non avrebbe più dato fastidio a nessuno ma evidentemente basta cambiare nome per continuare a tenere sveglia la gente fino all'alba.

Tra l'altro - continua l'uomo - sul volantino ci raccontano che non sono più le stesse persone ma i manifesti parlano ancora di Pinelli». Marco Tagliafico, capogruppo di FI del Municipio e all'oscuro di eventuali accordi si domanda: «Si legge di ingresso a pagamento. Ma la Siae è al corrente di questa festa che anziché sociale è a pagamento?»

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