Ultim'ora
Mediobanca lancia una Ops su Banca Generali
Ultim'ora
Mediobanca lancia una Ops su Banca Generali

Pirati somali, aumentano gli assalti alle navi 

In Somalia sono infatti stati compiuti 47 attacchi nei primi mesi nove del 2009, contro i 12 dell’anno scorso, mentre nel Golfo di Aden si è passati da 51 a 100. Complessivamente sono state 114 le navi abbordate dai pirati e 34 quelle dirottate

Pirati somali, aumentano gli assalti alle navi 

Due abbordaggi falliti contro navi italiane, un cargo panamense catturato: il triplice attacco dei pirati somali è l’ulteriore conferma che, nonostante le navi militari schierate dalla comunità internazionale, tra la costa somala e il golfo di Aden a dettare legge sono ancora i gruppi organizzati che comandano su buona parte della Somalia.

Nei primi nove mesi del 2009, secondo l’ultimo rapporto pubblicato dall’International Marine Bureau (Imb) con sede a Kuala Lumpur, gli attacchi sono aumentati del 200 per cento rispetto allo stesso periodo del 2008. L’intervento militare ha consentito di limitare i danni, visto che da un lato è sceso il numero delle navi che sono state effettivamente dirottate e dall’altro - stando ai rapporti degli 007 - la pirateria resta un fenomeno «per ora tutto criminale», senza legami con le centrali internazionali del terrore. Ma i numeri parlano chiaro: da gennaio a settembre si è già superato il numero complessivo di attacchi registrati nel 2008: 306 nei primi nove mesi di quest’anno, 293 in tutto lo scorso anno.

I dati si riferiscono agli "incidenti" verificatisi in tutto il mondo ma, sottolinea l’Imb, è proprio al vertiginoso aumento di quelli lungo la costa somala e nel golfo di Aden che si deve la crescita così marcata. In Somalia sono infatti stati compiuti 47 attacchi nei primi mesi nove del 2009, contro i 12 dell’anno scorso, mentre nel Golfo di Aden si è passati da 51 a 100. Complessivamente sono state 114 le navi abbordate dai pirati e 34 quelle dirottate. Su altre ottantotto imbarcazioni - cargo, mercantili o petroliere - i pirati hanno invece aperto il fuoco. Senza contare i 687 membri dei diversi equipaggi presi in ostaggio. Dodici, invece, i marinai feriti e 6 quelli uccisi, mentre di altri otto non si sa nulla.

E che siano i pirati somali i principali attori del fenomeno, avendo esteso il loro raggio d’azione alle regioni meridionali del Mar Rosso, allo stretto di Bab el Mandab e alla costa dell’Oman, lo dicono i numeri: 32 le navi che hanno dirottato in nove mesi, 533 i marinai presi in ostaggio, 85 le imbarcazioni contro le quali hanno avuto uno scontro a fuoco. Ad oggi i somali tengono ancora in ostaggio 4 navi e un’ottantina di membri di equipaggio.

L’unica buona notizia, conclude l’Imb, è che se è vero che crescono gli attacchi, diminuisce però il ’bottinò dei pirati: nei primi nove mesi del 2008 un’imbarcazione ogni 6,4 che transitava nelle zone sotto il controllo dei pirati veniva dirottata, nel 2009 il rapporto è salito a una ogni nove. Nell’area del golfo di Aden e del Corno d’Africa transitano annualmente più di 20mila navi, duemila delle quali sono legate ad interessi italiani e 600 battono bandiera italiana.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica