"Pizzoccheri e bresaola per far festa con gli atleti"

L'assessore Massimo Sertori racconta l'accordo con la Valtellina. "Squadre e mille agenti a cui trovare un alloggio"

"Pizzoccheri e bresaola per far festa con gli atleti"
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Ancora pochi giorni e partirà ufficialmente il conto alla rovescia a un anno dalle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina. «Sulle opere siamo nei tempi, c'è stata un'accelerazione notevole», spiega l'assessore della Regione Lombardia alla Montagna Massimo Sertori che sta seguendo da vicino la partita, soprattutto per quanto riguarda la Valtellina. «Alcune infrastrutture che stiamo realizzando erano attese da decenni» prosegue il leghista, convinto che la vera sfida, adesso, sia coinvolgere tutti i lombardi e fargli capire l'importanza dell'evento.

Sertori, si sente più tranquillo?

«Direi di sì, un anno fa ero molto più preoccupato. La Lombardia ha messo a disposizione 500 milioni di euro per opere che in genere richiedono 10 anni, mentre noi ce la stiamo facendo nella metà del tempo. C'è una grande sinergia con la Fondazione Milano Cortina per il lato sportivo e con Simico per le infrastrutture. Poi c'è anche un tema organizzativo. Per esempio, soltanto in Valtellina ci saranno, in quei giorni, più di mille operatori delle forze dell'ordine a cui dobbiamo dare anche un alloggio. Stesso discorso non solo per gli atleti, ma anche per tutti gli staff tecnici e i collaboratori».

Ci sono degli extracosti?

«La dotazione della Regione è rimasta la stessa. Per noi si può parlare quasi di Giochi a costo zero, visto che alcuni interventi, come quelli sulla Statale 36 e sulle tangenziali di Sondrio e Tirano, miglioreranno la mobilità e andavano comunque fatti. Anche per le opere che sta seguendo il governo non ci sono state impennate».

Dalla Fondazione Milano Cortina sono stati raccolti 400 milioni di euro dagli sponsor. Soddisfatto?

«Anche da questo punto di vista c'è stata un'accelerazione e sono contento del lavoro che sta facendo la Fondazione. Ci sono ancora trattative in corso e penso che i contratti aumenteranno nel prossimo anno. La Fondazione sta gestendo anche i biglietti e voglio sottolineare che i prezzi variano. Quelli maggiormente costosi fanno più notizia, ma ci sono molti ticket sostenibili per tutti e agevolazioni per i residenti».

Ai Giochi di Parigi si è tornati a parlare del cibo e dei letti del villaggio olimpico.

«Grazie alla sponsorizzazione con il consorzio della Valtellina, metteremo a disposizione prodotti di qualità che arrivano dai territori, dai pizzoccheri ai formaggi, dalle mele alla bresaola, forse più indicata per gli atleti, fino ai nostri vini per festeggiare le medaglie. Ho fatto dei sopralluoghi nei villaggi olimpici di Milano e di Livigno. Non ci sono i problemi che abbiamo visto da altre parti e sono sicuro che gli atleti resteranno soddisfatti dai loro alloggi».

Al centro ci sarà la leggendaria Pista Stelvio, anche se nei mesi scorsi non sono mancate polemiche.

«La Pista Stelvio rappresenta il mito, è quella che tutti gli atleti preferiscono. I francesi hanno avuto qualcosa da ridire durante l'ultima Coppa del Mondo. Il giorno prima uno sciatore era in testa e la Stelvio era fantastica, il giorno dopo è uscito di pista e il suo compagno ha detto che era pericolosa. Ma lascerei stare le polemiche: la Stelvio ha una fama riconosciuta nel mondo e il suo fascino credo abbia inciso anche sulla nostra candidatura».

Come procedono i lavori per l'Arena Santa Giulia di Milano?

«Stanno avanzando secondo il cronoprogramma. Tutti i problemi sono stati affrontati di volta in volta. Ci sono delle attività che vengono monitorate, ma si arriverà all'appuntamento con l'opera a disposizione».

Gli atleti russi potrebbero partecipare come neutrali. Cosa si aspetta?

«Che prevalga sempre e comunque lo spirito olimpico, a prescindere dalle decisioni che verranno prese. Non entro nel merito, ma spero che questo grande evento riesca ad andare oltre la politica, mettendo al centro i valori dello sport che sono quelli della competizione leale».

Mancano pochi mesi alle elezioni del Coni e il futuro dell'attuale presidente, Giovanni Malagò, è ancora incerto.

«Regione Lombardia ha lavorato bene con Malagò, sia dal punto di vista operativo che per l'appoggio all'interno del Cio. Per quanto mi riguarda, non posso che parlare bene di lui. Le Olimpiadi sono tra un anno e Malagò ha seguito la partita dall'inizio. Non spetta a me decidere, ma se ci fosse continuità sarei più tranquillo».

La cerimonia d'inaugurazione porterà polemiche come a Parigi?

«La Fondazione ci sta lavorando con il massimo riserbo, ma immagino che la nostra sarà più sobria».

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