Quel podio inaspettato Il vento beffa le favorite

A causa della bonaccia il comitato ha deciso di interrompere la regata alla seconda boa

Antonio Risolo

L'assenza di vento ha costretto il comitato di regata a interrompere «Barcolana51 presented by Generali» alla seconda boa. Maledetta bonaccia! Anzi, benedetta. Almeno per Way of Life, la barca vincitrice dell'armatore sloveno Gaper Vincec che ha registrato un tempo di 1h 54'10''. Way of Life ha sconfitto un'epica bonaccia e tutti i favoriti della vigilia grazie a una partenza eccezionale e la capacità di scegliere al meglio la vela di prua, rinunciando anche ai grandi code zero in favore di un piccolo windseeker, in grado di sfruttare ogni refolo e avvicinarsi così alla prima boa.

Il secondo posto è andato a un'altra barca che non ti aspetti, Shining, scafo ultraleggero di Milos Radonjic, seguito dall'RC44 Scorpio di Iztok Krumpak. Al quatro posto Adriatic Europa con Dusan Puh, al quinto il Fanatic di Alex Peresson, lasciando il cento piedi Arca SGR dei fratelli Benussi in sesta posizione, le donne di Golfo di Trieste con Francesca Clapcich in ottava (precedute da Barraonda) e Portopiccolo Tempus Fugit con Mitja Kosmina in nona posizione.

«Una giornata bellissima, Barcolana sorprende sempre - ha detto il presidente Mitja Gialuz - Con poco vento le barche più grandi non sono riuscite a mettere in acqua tutti i cavalli. È venuta fuori l'outsider capace di partire con la vela giusta e di navigare davvero velocemente senza perdere mai il ritmo, stando più alta. Una Barcolana bellissima, partecipata, mi restano nel cuore le immagini dalla flotta dei velisti che facevano il bagno, di quelli con la chitarra, di quelli che salutavano felici nonostante fossero praticamente fermi, entusiasti e contenti di essere in Barcolana. L'assenza di vento fa uscire le barche più leggere, quelle più invelate, ma quelle anche con un po' di fortuna in più, e ci ha regalato un podio inaspettato. Non avere un vincitore annunciato, avere pretattica, suspense prima della regata sono cose che fanno bene alla manifestazione, ma la cosa migliore è senza dubbio la partecipazione impressionante della città e delle persone a terra, quest'anno forse addirittura superiore all'edizione dello scorso anno».

«È sempre un'esperienza diversa: dal mare alla terra è una festa dello sport e

della comunità - ha detto il presidente di Generali, Gabriele Galateri di Genola - il colpo d'occhio sul muro delle oltre duemila vele e delle Rive gremite di appassionati è il miglior commento al successo di questo evento».

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