Il poeta patriota scriveva: «Si chiamerà La Rinascente»

Pubblichiamo la lettera che il capitano Gabriele D'Annunzio nel colmo della battaglia della Bainsizza scriveva nell'agosto del 1917 al suo legale a Milano l'avv. Leopoldo Barduzzi che era il tramite fra i presidente della nuova Società, senatore Borletti, e il Poeta.

Mio caro Amico, Le scrivo in gran fretta. Parto fra mezz'ora per bombardare Grahoro. Ho condotto il mio gruppo a nove bombardamenti aerei in cinque giorni. Ho avuto 137 buchi nell'apparecchio. Mi sono abbassato a 150 metri per mitragliare il nemico. Una scheggia cortese ha lacerato il mio guanto e mi ha leggerissimamente ferito alla nocca del polso. Ho atterrato quattro volte fuori campo, col timone di profondità spezzato, coi radiatori sfondati, etc.etc. il mio apparecchio - quello di Pola - vola ancora; e l'equipaggio è salvo!. Invulnerabilità mistica. Il titolo per la Società è questo. L'ho trovato ieri sul vallone di Chiapovan: La Rinascente. È semplice, chiaro e opportuno. Inoltre si collega col motto. La società desidera che al motto sia aggiunto il mio nome? In che modo? Questo mio nome che stampa tutti i prodotti della Società è forse di una abbondanza eccessiva. Basta che si sappia - come si saprà - essere mia la sentenza. Nell'altro caso, bisognerebbe per lo meno raddoppiare il tenue compenso. Passerei per un a socio - senza azioni! Uscendo dagli scherzi veda quel che è bene.

Spero stamane di distruggere un treno carico di maiali croati, là, nella incassatura. Le raccomando il tutto. In caso di disgrazia, la in caso di disgrazia, la prego di versare le 5000 alla signorina Maxoyer, com'è disposto nel test. Arrivederci.

24-VIII-1917 il suo D'Annunzio

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