Il Policlinico Umberto I cerca casa. E la trova

Policlinico cerca immobile uso ufficio. (E lo trova pure). Suona stravagante in tempi di crisi finanziaria - e quelli attuali sono per i cittadini del Lazio estremamente dolorosi a causa della nuova stretta fiscale che scatterà il primo dicembre con l’aggiunta dei super-ticket sanitari su farmaci e diagnostica - lanciarsi in affari immobiliari.
Già, nel caso specifico del Policlinico Umberto I diventa un grosso azzardo soprattutto perché la cassa è vuota visto che il deficit annuo viaggia sugli 80 milioni di euro.
Ma questa sottile discrepanza gestionale non impedisce al general manager Ubaldo Montaguti di firmare - seppur per uno stato di necessità - un contratto di locazione per uno stabile di tre piani (per un migliaio di metri quadrati con destinazione d’uso ufficio) in viale Castrense per trasferirvi funzionari e impiegati amministrativi che presto si troveranno senza sede perché, sempre secondo i progetti del direttore, presto partiranno i lavori di ristrutturazione del nosocomio e quindi alcuni padiglioni dovranno essere rasi al suolo.
Tuttavia il progetto di rifacimento degli edifici, pur avendo ricevuto il placet del governatore Marrazzo e dell’ex sindaco Veltroni agli inizi del 2006, manca della parte determinante: la destinazione di risorse economiche congrue a conseguire lopera. In poche parole non c’è adeguata copertura.
Eppure Montaguti, previdente, gioca d’anticipo impegnandosi a prendere in affitto uno stabile per 763mila euro l’anno per sei anni, ossia fino al 2014, più altri sei anni rinnovabili con tacito assenso.
Ma per il primo anno di contratto la cifra è di gran lunga superiore visto che l’azienda Policlinico si è impegnata a versare un deposito cauzionale di altri 159mila euro tra canone e oneri condominiali oltre all’obbligo di sottoscrivere un’opportuna polizza assicurativa a copertura dei rischi di incendio e custodia. Complessivamente 922mila e 200 euro.
Niente male per una sanità come quella del Lazio che matura un extradeficit annuo di 1, 8 miliardi circa. Chissà se il governatore Marrazzo, questa volta in qualità di commissario ad acta per il piano di rientro del deficit sanitario, presenterà al manager ferrarese qualche appunto per ricevere quelle che dovrebbero essere risposte doverose sulla natura di questa vicenda immobiliare.
Staremo a vedere.
Intanto da qui a qualche settimana e con qualche giorno di ritardo sulla tabella di marcia, ultimato il trasloco, il personale amministrativo dell’Umberto I cambierà sede anche perché sono stati completati i lavori di ristrutturazione dello stabile (sarebbero dovuti terminare entro il primo novembre) come è stato richiesto dallo stesso ufficio tecnico dell'azienda sanitaria.
Adesso rimane da capire soltanto come e se verranno giustificati questi ultimi impegni di spesa.
A dire il vero però proprio gli ultimi non sono. Qualche spicciolo Montaguti lo continua a spendere anche dentro al Policlinico: 40mila euro per la proroga di una collaborazione per le esigenze della Direzione aziendale in seno alle politiche sanitarie, la riorganizzazione del servizio Autoparco con il noleggio a lungo termine di un’Alfa Romeo 166 (una 2.4. jtd progression) per 2.148,50 euro.

Oltre alla nuova progettazione che non ha mai nascosto di desiderare: la ristrutturazione dell’ex Regina Elena.
E per farlo ha scelto di affidare un congruo incarico per la simulazione di un modello tridimensionale di come è l’istituto e di come vorrebbe diventasse.

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