Bollette, chieste misure strutturali

Le audizioni sul dl in commissione

Bollette, chieste misure strutturali
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Audizioni sul dl Bollette in commissione Attività produttive della Camera. Seda un lato gli operatori del settore hanno apprezzato il passo avanti del governo per affrontare l’emergenza energetica, dall’altro emergono richieste pressanti per soluzioni strutturali capaci di garantire stabilità e competitività a lungo termine. Confindustria ha accolto positivamente l’attivazione dei 600 milioni di euro per la compensazione dei costi indiretti Ets nel 2025, ma ha sottolineato alcune criticità. Marco Ravazzolo, direttore Politiche dell’Ambiente, ha evidenziato che «diversi settori manifatturieri energivori soggetti alla normativa Ets sono esclusi da questa compensazione per via di una normativa europea restrittiva», citando ceramica, cemento, vetro, chimica e fonderie.

Confindustria ha inoltre suggerito di ampliare il perimetro delle aree idonee per gli impianti fotovoltaici. Elettricità Futura ha accolto con favore il decreto, lodando l’Energy Release ma auspicando interventi strutturali: «Va sbloccato il permitting di 120 Giga di impianti già presenti» ha sottolineato il presidente Gianni Vittorio Armani, suggerendo anche contratti a lungo termine per la cessione dell’energia prodotta.

Eni Plenitude ha sottolineato l’importanza di distinguere tra vulnerabilità e povertà energetica, per calibrare meglio i bonus sociali.

Il responsabile Affari regolatori Michele Pizzolat ha inoltre ricordato che «Arera è già dotata di ampi e adeguati poteri sanzionatori», invitando a valutare con attenzione le modifiche.

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