La mossa del governo in aiuto delle famiglie: "bonus Epifania" anticipato e rafforzato

L'esecutivo sta valutando di anticipare e potenziare il bonus da 100 euro. La misura in aiuto delle famiglie in difficoltà

La mossa del governo in aiuto delle famiglie: "bonus Epifania" anticipato e rafforzato
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Il governo Meloni sta studiando nuove misure per sostenere le famiglie italiane. Il vice ministro dell'Economia, Maurizio Leo, ha annunciato che, per alleggerire la pressione fiscale sulla classe media, l'esecutivo sta valutando la possibilità di anticipare e potenziare il bonus da 100 euro inizialmente previsto per l'Epifania assieme all'applicazione della rivalutazione. Questo intervento potrebbe rafforzare il supporto economico in un periodo cruciale come quello delle spese natalizie.

Detassazione delle tredicesime

In una intervista al Messaggero Leo ha affermato che la prossima manovra non sarà drammatica e sarà caratterizzata da prudenza, poiché le entrate fiscali stanno andando bene e gli indicatori economici sono positivi. In merito alla possibilità di un sostegno tramite la detassazione delle tredicesime o degli scatti di stipendio, il vice ministro dell'Economia ha spiegato che, qualora ci fosse lo spazio, sarebbe una misura da valutare.

Come già anticipato nei giorni scorsi, Leo ha citato il decreto legislativo sulle imposte dirette, che prevede il cosiddetto "bonus Befana", un'erogazione di 100 euro per le famiglie a gennaio. Ha inoltre aperto alla possibilità che questo bonus possa essere rivisto e anticipato al 2024, con l'obiettivo di rafforzare le tredicesime di quest'anno e fornire un aiuto concreto alle famiglie in un periodo particolarmente delicato.

I punti da chiarire in vista della manovra

Nell'intervista al Messaggero Leo ha anche spiegato che in merito alla manovra ci sono ancora aspetti da chiarire, in particolare in attesa delle adesioni definitive al concordato preventivo biennale, previste entro il 31 ottobre. Ha inoltre sottolineato di essere consapevole dei nuovi vincoli europei e di voler agire in continuità con le politiche adottate negli ultimi due anni, mantenendo l'equilibrio dei conti pubblici e salvaguardando la credibilità internazionale riconquistata sotto la guida di Giorgia Meloni.

Classe media e scaglioni Irpef

Leo ha avanzato anche un chiarimento anche in merito alla classe media. Leo ha riconosciuto che, pur essendo chiamata a sostenere il sistema di welfare, raramente beneficia di aiuti, e che il livello di tassazione per chi guadagna oltre i 35mila euro è eccessivo. Sebbene ritenga importante ridurre le tasse per il ceto medio, ha sottolineato la necessità di farlo in maniera responsabile, trovando prima le risorse necessarie.

Per quanto riguarda poi la riduzione del secondo scaglione Irpef dal 35% al 33% per i redditi fino a 60mila euro, Leo ha affermato che si tratta di un'ipotesi percorribile e in linea con gli obiettivi della riforma fiscale. Tuttavia, ha evidenziato che tali misure devono essere accompagnate da politiche volte a rafforzare il potere d'acquisto, migliorare l'accesso ai servizi e incentivare l'occupazione.

Il vice ministro dell'Economia ha infine sottolineato l'importanza di una riforma fiscale complessiva che garantisca

maggiore equità e sostenga la crescita economica, ricordando che il governo ha già approvato tredici decreti legislativi della riforma fiscale in meno di un anno, un traguardo senza precedenti negli ultimi cinquant'anni.

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