Chip sempre più richiesti, ma non in tutti i segmenti. Ecco quali sosterranno la domanda nel 2025

Nell’era della digitalizzazione e dell’innovazione tecnologica, il mercato dei semiconduttori rimane sostenuto. Ma occhio ai cambiamenti in atto, che determineranno i veri vincitori

Chip sempre più richiesti, ma non in tutti i segmenti. Ecco quali sosterranno la domanda nel 2025
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Un mercato vigoroso, sostenuto da una domanda in continua espansione, grazie alla digitalizzazione in corso e all’innovazione tecnologica. È quello dei semiconduttori, che dopo il boom della ripresa post-Covid (vi ricordate la crisi dei chip, la cui carenza aveva causato ritardi nella produzione con impatti importanti soprattutto per le case automobilistiche?) continuerà a crescere a ritmo sostenuto. Le previsioni del World Semiconductor Trade Statistics parlano di una espansione del mercato globale dei semiconduttori dell'11,2% quest’anno, Gartner stima un +12,7% e l’istituto Idc addirittura un +15%. Un po’ più contenuta la proiezione di Ing che si aspetta una crescita del 9,5% per il mercato dei chip a livello mondiale. “Considerando la stagione degli utili più debole del previsto e le deludenti indicazioni per il primo trimestre del 2015, oltre ai segnali di accumulo delle scorte e alla pressione sui prezzi da parte della Cina, le nostre previsioni sulla tecnologia matura sono più negative”, spiega Jan Frederik Slijkerman, senior sector strategist Tmt di Ing. Insomma, non tutti i segmenti rimarranno interessanti e ciò determinerà i prossimi veri vincitori in un mercato in continua evoluzione.

Chi sale e chi scende

La crescita del mercato dei chip sarà “trainata dalla forte domanda di servizi per i data center, compresa l'intelligenza artificiale – anticipa l’esperto - Tuttavia, la crescita di altri segmenti più maturi dovrebbe essere stagnante”. Quali? In primis quello degli smartphone che non sembrano più essere il motore della crescita dei ricavi nel settore dei semiconduttori e quindi non guideranno il comparto nemmeno nel prossimo futuro. “I recenti aggiornamenti degli iPhone sono stati relativamente minori rispetto alle generazioni precedenti, con l'iPhone 16 che ha mostrato piccoli miglioramenti rispetto all'iPhone 15 e deludenti capacità di intelligenza artificiale”. Ma non solo. Probabilmente deluderanno anche le vendite di chip per l’industria automobilistica. Sebbene esista una forte tendenza secolare verso una maggiore quota di semiconduttori nelle automobili, che sta accelerando con la crescente adozione di veicoli elettrici, soprattutto in Cina, le prospettive in questo segmento sono comunque modeste: Ing prevede una crescita dell'1,6%. “Considerando la bassa crescita nel mondo occidentale e le indicazioni provenienti dai recenti dati sugli utili, speriamo in una stabilità dei mercati dei semiconduttori per auto nel 2025. Tuttavia,questo segmento è notoriamente difficile da prevedere”.

A sostenere la domanda di chip, come anticipato, saranno invece le applicazioni di intelligenza artificiale (IA) e server. Secondo Gartner, nel 2024 i data center hyperscale, cioè quelli di più grandi dimensioni, avrebbero speso la bellezza di 112 miliardi di dollari in semiconduttori, quasi il doppio rispetto all'anno precedente. E si prevede che la forte crescita continui anche nel 2025. La statunitense Advanced Micro Devices (Amd), ad esempio, ha registrato nel 2014 un fatturato di oltre 5 miliardi di dollari per i chip IA e prevede che nel 2025 le vendite per l’intelligenza artificiale saranno a “due cifre”. Amd si aspetta “decine di miliardi” di dollari di vendite dai chip IA nei prossimi due anni. Anche Nvidia è fiduciosa di poter incrementare le vendite, soprattutto grazie all'avvio della prossima generazione di questa tipologia di chip. Idem per il colosso taiwanese Tsmc, che prevede che la crescita del fatturato degli acceleratori di intelligenza artificiale si avvicinerà a una media del 40% annuo nei prossimi cinque anni.

Non solo però intelligenza artificiale. A sostenere la domanda di chip sarà anche il segmento dei data center. “Prevediamo anche una spinta da parte degli operatori di data center a sviluppare i propri microchip e quindi ci aspettiamo l'aumento dei circuiti integrati specifici per le applicazioni”, illustra Slijkerman. In altre parole, la domanda riguarderà soprattutto quei semiconduttori con una potenza di calcolo sempre più efficiente dal punto di vista dei costi, in vista della nascita di modelli di intelligenza artificiale a basso costo. Vedasi la cinese Deepseek, che ha già dimostrato come i modelli avanzati di IA possano funzionare con un numero inferiore di chip di memoria avanzati, creando una certa pressione sui prezzi. Fondamentale, quindi, sarà la capacità di adattamento e di fornitura di applicazioni su misura.

“Aziende come Broadcom e Marvel – precisa l’esperto di Ing - contribuiranno alla progettazione dei semiconduttori, mentre Tsmc li produrrà. Nel tempo, si prevede che questi prodotti sottrarranno quote di mercato ad Amd e Intel”.

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