"Altro che aumento delle accise". Smontata la fake news della sinistra

La deputata di FdI, Letizia Giorgianni, smonta le "fake news" della sinistra riguardo al mancato rinnovo dello sconto sulle accise sui carburanti

"Altro che aumento delle accise". Smontata la fake news della sinistra

"Non esiste alcun provvedimento del governo che dispone un aumento delle accise. Sfido chi sostiene il contrario a mostrarmelo”. La deputata di FdI, Letizia Giorgianni, membro della commissione Bilancio della Camera, bolla come "fake news" le accuse dell'opposizione di questi ultimi giorni.

Qual è allora la verità?

“Nessuno ha alzato nulla. Semplicemente si è deciso di non rinnovare lo sconto introdotto a marzo scorso dal precedente governo. Una misura concepita dallo stesso Draghi in via emergenziale. Ribadisco: emergenziale e quindi temporanea”.

Ma la crisi energetica è ancora in corso...

“Proprio per questo era necessario liberare risorse da impiegare per interventi mirati. Sarebbe stato impensabile procedere all’ennesimo rinnovo di una misura che da sola costa quasi un miliardo al mese e che non agisce dove c’è maggior necessità”.

In che senso?

“Nel senso che il taglio delle accise è un sussidio generalizzato. Non prevede distinzioni di reddito e, quindi, finisce per andare a beneficio dei più ricchi, che sono quelli che consumano maggiori quantità di carburante. Glielo dico schiettamente: non potevamo rischiare di mandare in rosso i conti pubblici per pagare il pieno a Fedez e alla Ferragni”.

Non sarà un po’ troppo demagogica?

“Veramente la demagogia la fa chi propaganda la bufala dell’aumento delle accise. Che poi sono gli stessi che quando erano al governo le accise le hanno aumentate per davvero. Mi viene in mente Enrico Letta che le rialzò nel 2013 per finanziare il cosiddetto “decreto del fare”. Ricordo anche gli incrementi disposti dal primo governo Prodi e da Monti. Come sempre la sinistra predica bene e razzola male”.

Tornando al pieno di Fedez e la Ferragni…

“Guardi, c’è uno studio dell’Ufficio parlamentare di bilancio che sul taglio delle accise sostiene la stessa identica cosa: il 10% della popolazione italiana più ricca ne ha ricavato benefici 6,5 volte superiori rispetto al 10% più povero. Questo perché le risorse destinate a ridurre il costo dei beni energetici favoriscono i più ricchi che 'naturalmente consumano le maggiori quantità assolute di questi beni'. Non rinnovando lo sconto abbiamo fatto risparmiare al Tesoro più di 9 miliardi in un anno”.

Come li userete?

“Investendoli su sostegni mirati per le fasce più deboli: come il bonus elettrico, il bonus gas e il bonus idrico.

Tutte misure che abbiamo previsto in manovra e che andranno a beneficio dei percettori di reddito o pensione di cittadinanza, di coloro che hanno un Isee non superiore a 15mila euro oppure di chi ha almeno 4 figli a carico con un Isee massimo di 20mila euro. Il risparmio andrà dai 142 euro per un nucleo bifamiliare agli oltre 200 nel caso di famiglie numerose”.

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