Moody's lascia invariato il rating dell'Italia, S&P declassa quello della Francia

Nel report si legge che nel 2023 l'economia è rallentata con una crescita del Pil reale dello 0,9%, ma "un'accelerazione nell'attuazione del Pnrr sosterrà un modesto miglioramento della crescita fino al 2026". Peggiorano invece i conti della Francia secondo S&P

Moody's lascia invariato il rating dell'Italia, S&P declassa quello della Francia
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Non muta il giudizio dell'agenzia Moody's sui conti dell'Italia. Dopo la revisione periodica l'agenzia con sede a New York scrive che "i rating dell'Italia, compreso il rating dell'emittente a lungo termine Baa3, bilanciano l'economia ampia e diversificata, gli alti livelli di ricchezza delle famiglie, il basso indebitamento del settore privato e la solida posizione esterna del Paese con il debole potenziale di crescita, i livelli di debito pubblico molto elevati e la gestibile (anche se in calo) accessibilità del debito". Notizia buona, non ci sono dubbi.

In un'ottica futura, con tassi di interesse più elevati, secondo Moody's "l'aumento del potenziale di crescita economica e la gestione di avanzi primari di bilancio saranno fondamentali per evitare che il debito pubblico aumenti in modo significativo".

Poi una fotografia sull'attività economica in Italia: nel 2023 è rallentata con una crescita del Pil reale dello 0,9% (dopo il +4% del 2022), ma "un'accelerazione nell'attuazione del Pnrr sosterrà un modesto miglioramento della crescita fino al 2026".

Non mancano i campanelli d'allarme Nel novembre 2023 la Commissione europea ha approvato la versione rivista del Pnrr dell'Italia, presentata dal governo italiano a inizio anno, per accelerare l'esecuzione e massimizzare la capacità di sfruttare i fondi. Nonostante ciò - arriva la nota dolente - "le limitazioni nella capacità amministrativa, in particolare a livello di amministrazioni locali, hanno portato a una lenta esecuzione e all'assorbimento dei fondi".

S&P declassa il rating della Francia

L'agenzia S&P ha tagliato il rating della Francia da "AA" a "AA-" per la prima volta dal 2013, a causa del "deterioramento della posizione fiscale" del Paese.

"Il deficit di bilancio della Francia nel 2023 - si legge nel documento dell'agenzia - è stato significativamente più alto di quanto ci aspettassimo". S&P prevede che il deficit non scenderà sotto il 3% del Pil entro il 2027. L'outlook invece è stabile.

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