Il Salone del Mobile.Milano 2023 è sempre in movimento proprio come la cultura del design e del progetto. Non solo, si fa protagonista, dopo il “rinascimento” dell’edizione 2022, del "rinnovamento" del settore dell’arredo riprogettando completamente il suo format fieristico. Edizione che torna in Fiera Milano Rho dal 18 al 23 aprile - come da tradizione - ma che in realtà darà un'accelerazione al processo di trasformazione ed evoluzione dell’evento espositivo - a partire dalla biennale Euroluce - con l’obiettivo di continuare a generare valore per tutta la design community e mantenere l’indiscussa leadership internazionale conquistata in oltre 60 anni di storia della manifestazione.
“Una delle caratteristiche del Salone del Mobile è la sua capacità di evolvere per rispondere alle sfide più urgenti della contemporaneità. Lo abbiamo fatto nel 2021 inventando Supersalone, primo evento globale dopo i mesi durissimi della pandemia, con l’edizione di giugno 2022, quando siamo tornati al format tradizionale accogliendo la sfida della sostenibilità, e continuiamo a farlo con l’edizione del 2023. Dopo tre anni, non era pensabile ritornare ad aprile come se nulla fosse avvenuto - ha spiegato alla presentazione al teatro Parenti di Milano Maria Porro, presidente del Salone del Mobile -. Abbiamo lavorato per dare forma alle suggestioni e alle visioni emerse in questi anni a partire da domande fondamentali: quale nuovo ruolo per un evento come il Salone? Come e da dove iniziare a progettarne l’evoluzione?”.
Così è stato delineato e sviluppato il progetto declinato attraverso tre novità. La prima è la disposizione degli espositori su un unico piano che accoglierà tutti gli stand che si trovavano nei padiglioni superiori della Fiera (8-12, 16-20). La seconda è il nuovo layout di Euroluce, il salone dell’illuminazione, che da stand-centrico, riporterà espositori e visitatori al centro con un percorso ad anello, smart, iper-fruibile e meglio connesso. La terza è la componente culturale che sarà integrata negli spazi della biennale della luce attraverso contenuti interdisciplinari ed esperienziali: dall’architettura all’arte con mostre, talk, workshop, installazioni site-specific.
Rinnovamento che è partito dall’ascolto e dal confronto delle esigenze di espositori e visitatori con più di 2.300 interviste e gruppi di lavoro a tema. “Così è nata l’idea di allestire una mostra su un unico livello per facilitare i flussi facendo anche un lavoro quasi “urbanistico” sul disegno interno dei padiglioni - prosegue Maria Porro - a partire da Euroluce, ridisegnando i percorsi e integrando gli spazi delle aziende con contenuti culturali interdisciplinari che riguardano la relazione tra luce, architettura, arte e scienza. Una metamorfosi che in prospettiva interesserà tutto il Salone che ha l’ambizione di contribuire a ridisegnare il modello fieristico perché il business deve anche emozionare. La fiera ogni volta è come un foglio bianco dove. Ci aspettiamo tantissimi visitatori di qualità con il ritorno dei buyer cinesi con una crescita di quelli degli Emirati arabi e dell’area del Golfo e ancora dell'India".
Design made in Italy e internazionale che per i Saloni 2023 porterà nel Polo espositivo di Rho 1.962 espositori di cui oltre 550 giovani talenti under 35 e 27 scuole di design. Salone Internazionale del Mobile, Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, Workplace3.0, S.Project, Euroluce e SaloneSatellite saranno “mondi” gestiti dal Salone che definirà regole, suggerirà call-to-action, conferenze, workshop, mostre tematiche, bookshop per dar vita a un’esplorazione unica fra business e conoscenza.
Euroluce (padiglioni 9-11 e 13-15) sarà dunque il cuore del rinnovamento con il nuovo layout espositivo, ripensato dallo studio Lombardini22 per garantire un miglior collegamento fra i quattro padiglioni, semplificare il percorso di visita − che si ispira ai percorsi stradali dei tradizionali borghi italiani − e aumentare la visibilità degli espositori. “The city of Lights”, sarà il concept tematico della biennale. Potenza di immaginario e concretezza di visione caratterizzeranno il contenuto culturale interdisciplinare curato da Beppe Finessi mentre Formafantasma firmerà il cuore della biennale, Aurore: una grande piazza e arena per esperienze immersive e riflessive, luogo dedicato a diversi talk. Dello studio anche il progetto di dodici Costellazioni, intermezzi architettonici che ospiteranno esposizioni nell’esposizione a cura di Finessi lungo tutto percorso espositivo.
Le mostre sono l’altro grande elemento di richiamo. Massimo Curzi curerà e allestirà la personale di Hélène Binet, una delle autrici più significative della fotografia contemporanea, mostrandocome il suo lavoro indaghi la relazione tra luce naturale e architettura. Martina Sanzarello firmerà la rassegna che rende omaggio alla lampadina a incandescenza: una storia contemporanea, tra arte e design, costruita come una sequenza di lampadine che dal suo uso principale si trasformano in oggetti spiazzanti e piccole installazioni sperimentali.
Matteo Pirola proporrà una carrellata di “stelle artificiali”: gli apparecchi luminosi che i “designer-astronomi” di oggi stanno indagando, oggetti che presentano accadimenti luminosi, sfere orbitanti, superfici riflettenti, eclissi abbaglianti, aurore colorate allestite dallo studio From outer Space.
Michele Calzavara sarà il curatore di una rassegna d’immagini di architettura d’interni dove protagonista è la luce artificiale: un percorso popolato di accenti e punti di luce, in cui riconoscere una fonte luminosa che abita e trasforma lo spazio in modo speciale; allestimento realizzato da Berfu Bengisu Goren che prevede la presenza simultanea di due funzioni: uno spazio espositivo e uno spazio dedicato a workshop delle aziende, incontri professionali, dimostrazioni tecniche e tecnologiche. Di grande impatto l’installazione site-specific di Maurizio Nannucci: la lunga scritta luminosa al neon "You can image the opposite" che esorta a “immaginare il contrario”, al fare creativo, curioso e virtuoso. E non manca la libreria specializzata in design, arte e illustrazione, a cui si aggiungono volumi di letteratura, che esplorano il tema della luce. Spazio curato da Corraini Editori, progetto dello studio Formafantasma. Un bistrot e un ristorante fine dining progettati da Piero Lissoni in armonia con il concept della biennale sono invece luoghi di intrattenimento e condivisione.
Il 24° SaloneSatellite troverà una sua nuova ma naturale collocazione all’interno di Euroluce (pad. 13-15), perché rappresenta il futuro del progetto. Tema di quest’anno sarà “Design Schools – Universities/BUILDING THE (IM)POSSIBLE. Process, Progress, Practice”. Vetrina che valorizza le scuole e le università di design e il contributo che hanno dato e continuano a dare alla formazione dei nuovi designer e allo sviluppo della progettazione. L’allestimento, si ispira alla luce naturale e ciò che rappresenta con gli spazi del SaloneSatellite Award, contraddistinti dalla presenza di sole e luna. Due le piazze con un’installazione speciale, grandi telescopi per ammirare un cielo che riflette il presente e il futuro del design. La mostra speciale “Sate-light. 1998-2022 SaloneSatellite young designers” presenterà lampade progettate dai giovani che negli anni hanno preso parte al SaloneSatellite ed entrate in produzione. Ospite d’eccezione del SaloneSatellite sarà Gaetano Pesce, invitato per raccontare i passi principali della sua lunga carriera e il suo apporto interdisciplinare al mondo del progetto ma anche per trasmettere ispirazione, energia e passione ai giovani talenti.
Un tema centrale del Salone del Mobile.Milano 2023 sarà la responsabilità ambientale, economica e sociale, percorso intrapreso da tempo che lo porterà, a fine manifestazione, a conseguire la certificazione Iso 20121 per la gestione sostenibile dell’evento. L’attività di verifica, che in questa fase ha già portato all'ottenimento del certificato di sostenibilità per la fase di progettazione dell'evento, è stata svolta dalla multinazionale di certificazione Rina.
“Dopo l’edizione del 2022 che metteva al centro dei contenuti la sostenibilità con la grande installazione di Mario Cucinella, abbiamo deciso di affrontare l’iter di certificazione Iso 20121 perché riteniamo fondamentale continuare il nostro percorso di sostenibilità misurandone i progressi in modo puntuale. Lo stesso motivo che ci ha spinto a aderire al Global Compact - aggiunge infatti Maria Porro -. L’iter di certificazione ci sta aiutando ad acquisire maggiori competenze internamente ma anche nel dialogo costruttivo con gli stakeholder coinvolti. Siamo un evento globale, come organizzatori sappiamo quanto sia importante condividere con tutte le aziende espositrici, gli allestitori, i visitatori, e tutto l’ecosistema del design, questa scelta etica e responsabile”.
“Questa edizione del Salone, con la biennale Euroluce, saprà sprigionare quell’energia che le nostre aziende, grandi e piccole, hanno impiegato per portare nel 2022 la filiera a un fatturato alla produzione di quasi 57 miliardi di euro con un +12,7% rispetto al 2021 secondo i dati preconsuntivi Centro Studi FederlegnoArredo, sintesi di un +11,1% del Macrosistema Arredamento, di un +14,3% del Macrosistema Legno e di un +15% del Commercio legno. Il mercato italiano ha raggiunto il +12,3%, grazie in particolare al contributo positivo di alcuni comparti, fra cui quello delle finiture per edilizia come porte, finestre, pavimenti in legno)mentre per le esportazioni, che costituiscono il 37% del totale della filiera, si stima una crescita del +13,3%, trainata in particolare dagli Stati Uniti, terza destinazione dietro alla Francia e a pochissima distanza dalla Germania”, spiega il presidente di FederlegnoArredo Claudio Feltrin, che fa il punto sull’andamento del settore.
“Sono risultati figli di più fattori: dall’efficacia dei bonus edilizi, alla ritrovata centralità della casa nel periodo della pandemia, al riconoscimento dell’indiscussa qualità ed eccellenza dei nostri prodotti, alla determinazione delle aziende nel continuare a investire. Un successo che premia il costante lavoro di ricerca e innovazione delle nostre imprese nel campo della durabilità dei prodotti, dell’utilizzo delle materie prime seconde, del risparmio energetico e della formazione delle risorse umane. In una parola, della sostenibilità di prodotto, di processo e sociale - aggiunge Feltrin -. Ed è proprio di questo concetto di sostenibilità che FederlegnoArredo si è fatta promotrice di un percorso che ci porterà a essere leader indiscussi in una materia che già ci vede eccellere, come dimostra anche il recente riconoscimento da parte dell’Onu quale prima filiera legno-arredo al mondo ad aderire al Global Compact.
Federazione, imprenditori e Salone del Mobile stanno camminando assieme verso un obiettivo comune che racchiude in sé il valore più alto del fare impresa: la responsabilità verso il futuro”.Tutte le informazioni su https://www.salonemilano.it/it
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