L’approvazione definitiva del decreto legislativo Irpef-Ires nel Consiglio dei ministri di oggi segna un passo importante verso una maggiore equità e semplicità del sistema fiscale. Tra le principali novità, vi è una riforma della tassazione dei redditi agrari, che introduce un trattamento specifico per nuove tecniche produttive come le vertical farm e le colture idroponiche. Per queste attività, il reddito agrario si applica fino al doppio della superficie agraria definita, mentre l’eccedenza viene trattata come reddito d’impresa. Una misura che incentiva la sostenibilità agricola e l’innovazione.
In ambito lavorativo, vengono ridefiniti i criteri di deducibilità per i fondi integrativi del Servizio Sanitario Nazionale e le polizze contro gravi patologie e non autosufficienza, estesi anche ai familiari fiscalmente a carico. Inoltre, il decreto semplifica il regime di tassazione dei fringe benefit e introduce modifiche significative alle plusvalenze da cessione di partecipazioni, ora incluse nei redditi di lavoro autonomo, salvo specifiche eccezioni.
Tra le novità più significative figura la neutralità fiscale per le operazioni di aggregazione e riorganizzazione degli studi professionali, un intervento che rimuove barriere normative considerate da anni un ostacolo.
La soddisfazione dei commercialisti
Il decreto Irpef-Ires ha ricevuto un plauso dal Consiglio nazionale dei Commercialisti. In una nota, il presidente della categoria, Elbano de Nuccio, ha definito "storica" l’introduzione della neutralità fiscale per i processi di aggregazione degli studi professionali. "Si tratta di una nostra proposta per la cui approvazione ci battiamo da anni e per il cui accoglimento ringraziamo il Viceministro Maurizio Leo", ha dichiarato.
Salvatore Regalbuto, tesoriere e consigliere delegato alla fiscalità, ha sottolineato come questa misura favorisca percorsi aggregativi anche multidisciplinari, rendendo possibile la creazione di strutture professionali più competitive e in linea con le esigenze del mercato. La norma non solo avvantaggia la categoria, ma sostiene l’intero settore della consulenza, fondamentale per il sistema economico nazionale.
Otto per mille: priorità alle dipendenze patologiche
Un’altra decisione rilevante riguarda l’utilizzo della quota dell’otto per mille dell’Irpef devoluta alla gestione statale. Ammonta a circa 63,7 milioni di euro la somma derivante dalle scelte non espresse dai contribuenti per l’anno 2023, destinata prioritariamente al finanziamento di interventi straordinari per il recupero dalle tossicodipendenze e altre dipendenze patologiche.
Il Consiglio dei ministri, su proposta della premier Giorgia Meloni, ha deciso di destinare tali risorse a progetti di
prevenzione e inserimento nelle comunità terapeutiche. La nota ufficiale di Palazzo Chigi sottolinea la volontà di impiegare tutte le risorse disponibili per affrontare una delle emergenze sociali più critiche del Paese.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.