"Assalteranno il Congresso". Ma l'Fbi ignorò la soffiata: il giallo

Una fonte dell'Fbi avvertì i federali delle violenze che sarebbero potute scoppiare il 6 gennaio 2021. Il Bureau, tuttavia, ignorò quei messaggi

"Assalteranno il Congresso". Ma l'Fbi ignorò la soffiata: il giallo

Un messaggio interpretato come una vera e propria "chiamata alle armi" davanti a Capitol Hill. Il 19 dicembre 2020, il giorno in cui l'allora presidente Donald Trump inviò il controverso tweet nel quale chiedeva ai suoi sostenitori di organizzare una protesta "selvaggia" a Washington, Dc, il 6 gennaio successivo, una delle fonti riservate dell'Fbi avvertì il Bureau che la destra trumpiana considerava il messaggio del magnate "una chiamata alle armi", secondo una mail visionata da Nbc news. La fonte, che ha fatto trapelare la mail a condizione di anonimato, aveva dunque avvertito i federali che una potenziale minaccia alla sicurezza si sarebbe verificata il 6 gennaio 2021, giorno dell'assalto a Capitol Hill. "Trump ha twittato ciò che le persone di destra stanno considerando una chiamata alle armi a Washington il 6 gennaio", ha scritto la fonte confidenziale nel pomeriggio del 19 dicembre.

Quel messaggio ignorato dall'Fbi

Le informazioni che la fonte ha inviato al Bureau nelle settimane precedenti l'assalto a Capitol Hill da parte dei sostenitori di Trump, sono tratte da varie affermazioni apparse forum sui social media dell'universo Maga: discussioni sulla guerra civile, discorsi sull'impiccagione di traditori e appelli alle milizie a prendere le armi contro i traditori della patria. "Dobbiamo tutti unire le forze ed essere pronti a lasciarci alle spalle le nostre vite", ha scritto un'estremista Maga in un messaggio trasmesso all'Fbi dalla fonte confidenziale. "Dobbiamo unire le risorse e combattere come se non ci fosse un domani! La Costituzione è ancora viva e dobbiamo preservarla. Il sangue è il prezzo della libertà". La stessa fonte ha affermato di aver "messo insieme centinaia di pagine di rapporti nelle due settimane precedenti il ​​​​6 gennaio" per l'Fbi, nei giorni precedenti l'attacco.

Messaggi che, tuttavia, sono stati ampiamente ignorati dai federali. Eppure non era difficile ipotizzare ciò che poi è accaduto: bastava farsi un giro nei forum sopra menzionati per provare quantomeno a rafforzare le misure di sicurezze al Campidoglio e prevenire ciò che era tutt'altro che inevitabile. La vera domanda è: perché l'Fbi ha ignorato questi messaggi? Negligenza? O c'è dell'altro? Come cio riportato dal Washington Post, nei giorni precedenti l'attacco l'Fbi aveva peraltro diramato un rapporto in cui si avvertiva che alcuni estremisti si sarebbero recati nella capitale il 6 gennaio con piani "di guerra".

Le accuse contro Trump

Nel frattempo, il comitato della Camera che indaga sull'assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021 ha concluso l'udienza pubblica finale e ha deciso, all'unanimità, di deferire alla giustizia Donald Trump per almeno quattro reati gravissimi: aver assistito o aiutato un'insurrezione, aver ostruito il Congresso nella certificazione della vittoria di Joe Biden, aver cospirato per rendere false dichiarazioni (al governo federale) e per frodare gli Stati Uniti. Che cosa significa questo? Come sottolinea la Cnn, il Dipartimento di Giustizia sta già indagando sull'ex presidente nella sua vasta indagine sul 6 gennaio. I deferimenti sono in gran parte di natura simbolica.

Il comitato non ha poteri in tal senso e il Dipartimento di Giustizia non ha bisogno di un deferimento da parte del Congresso per indagare sui crimini. Ha però un grande valore politico e potrebbe minare la corsa presidenziale di Trump nel 2024.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica