Una fregata russa nel cuore del Mediterraneo: cosa c'è dietro la mossa di Putin

Dopo aver varcato lo stretto di Gibilterra, la fregata russa Neustrashimy sta raggiundendo il cuore del Mediterraneo, forse transitando nei pressi delle nostre coste

Una fregata russa nel cuore del Mediterraneo: cosa c'è dietro la mossa di Putin
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La fregata Neustrashimy e la petroliera Yelnya della Marina russa si dirigono in queste ore a est di Gibilterra, verso il Mediterraneo. A darne notizia sono, sulla piattaforma social X, una serie di milblogger che si occupano di Difesa e che hanno immortalato con alcuni scatti il passaggio della nave da guerra di classe Neustrashimy (Progetto 11540) appartenente alla Marina Militare della Federazione Russa. Un chiaro segnale, da parte di Mosca, di voler rafforzare la propria presenza nel Mar Mediterraneo. La presenza delle navi russe è stata confermata anche dall'aeronautica militare del Portogallo, la quale ha monitorato la fregata russa Neustrashimy e la nave rifornitrice Yelnya (Progetto 160) della Flotta del Baltico della Marina Russa, mentre navigavano lungo la costa portoghese, provenendo da Cuba e dirette verso il cuore del Mediterraneo.

Probabile passaggio dal Canale di Sicilia o dall'Algeria

Ora le due navi della Marina russa provenienti da una missione a Cuba potrebbero, come riporta il quotidiano La Repubblica, fare scalo in Algeria, che ha intensificato le relazioni con la marina di Mosca, oppure domani saranno nel Canale di Sicilia, a pochi chilometri dalle nostre coste. La fregata russa Neustrashimy è una nave da guerra della classe omonima, sviluppata per rimpiazzare le vecchie unità antisommergibile della classe Krivak, attive negli anni '70 e '80. Appartenente alla Marina Militare Russa, questa fregata è un esempio dell'ingegneria navale post-sovietica: progettata principalmente per operazioni antisommergibile, la Neustrashimy può svolgere anche missioni di difesa aerea.

La fregata Neustrashimy

Con un dislocamento di 4.400 tonnellate e una lunghezza di 130 metri, è dotata di un sistema di propulsione a turbine a gas, che le permette di raggiungere una velocità massima di 30 nodi e un'autonomia di 5.000 miglia nautiche. Il suo armamento include missili antinave Kh-35 Uran, missili antiaerei SA-N-9 Gauntlet, un cannone principale AK-100 da 100 mm e due sistemi di difesa ravvicinata AK-630. Per le missioni antisommergibile, la nave è equipaggiata con lanciatori di razzi RBU-6000 e tubi lanciasiluri, oltre a un elicottero Kamov Ka-27. Si tratta, dunque, di una fregata specializzata nella caccia ai sottomarini, ma è anche equipaggiata con un arsenale completo. Dispone di missili da crociera e antiaerei, razzi per la difesa antisommergibile, siluri, un cannone da 100 millimetri ad alta cadenza di fuoco e due mitragliatrici a canne rotanti.

La presenza russa nel Mediterraneo

Come nota il Marshall Center, negli ultimi dieci anni, la Russia ha rafforzato la sua presenza militare nel Mediterraneo.

Dal 2013, con la creazione del suo squadrone mediterraneo, ha mantenuto una forza navale stabile nella regione, principalmente composta da unità della flotta del Mar Nero, supportate da navi e sottomarini delle flotte del Nord e del Baltico. La strategia russa sfrutta la posizione strategica del Mediterraneo per difendere i suoi confini meridionali e contestare il dominio navale della Nato e degli Stati Uniti nel Mediterraneo orientale.

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