G7, in Puglia arriva anche il presidente ucraino. "Chiaro sostegno a Kiev"

Ospite per la sessione congiunta G7+Ucraina, Zelensky raccoglie il sostegno, morale ed economico, dei leader presenti. E si parla già di ricostruzione

G7, in Puglia arriva anche il presidente ucraino. "Chiaro sostegno a Kiev"
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Mentre alla prima giornata del G7 di Puglia stanno per rimpersi le righe, iniziano a tirarsi le prime somme. Sebbene l'agenda di questa prima giornata includesse diversi dossier-come "Africa, cambiamento climatico e sviluppo" ma anche "Medio Oriente", è la guerra in Ucraina che ha fagocitato sforzi e attenzione.

Il vero protagonista, infatti, è stato ancora una volta l'inossidabile presidente ucraino Volodymyr Zelensky giunto in quel di Fasano nella consueta mise verde militare. Un saluto caloroso quello rivoltogli da Georgia Meloni prima di dare il via all'occasionale formato G7+Ukraine. Dal vertice del G7 di Borgo Egnazia è giunto un "chiaro sostegno all'Ucraina, al diritto internazionale e alla pace giusta". Lo scrive su Telegram il presidente ucraino dopo la conclusione della sessione del summit dedicata alla ricostruzione dell'Ucraina. "Ogni giorno rafforziamo le nostre posizioni e aggiungiamo forza alla nostra difesa della vita", ha aggiunto Zelensky, "ogni incontro serve all'Ucraina per ottenere nuove opportunità di vittoria. Grazie a tutti i nostri partner!".

Nelle parole del presidente ucraino, l'incontro con Giorgia Meloni sarebbe risultato fortemente proficuo. "Ho avuto un incontro produttivo con Giorgia Meloni e ho ringraziato l'Italia per il suo sostegno militare, finanziario e umanitario all'Ucraina". Meloni e Zelensky hanno discusso i prossimi passi della cooperazione bilaterale in materia di difesa, compreso il contributo dell’Italia al rafforzamento del sistema di difesa aerea dell’Ucraina e la preparazione di un nuovo pacchetto di aiuti militari. Il presidente ucraino ha spiegato che si è parlato anche del prossimo vertice per la pace in Svizzera e dei suoi risultati attesi. A tal proposito Zelensky si è detto "profondamente grato a Giorgia per i suoi sforzi attivi volti a incoraggiare i paesi del Sud del mondo a partecipare al vertice". I due leader hanno discusso progetti congiunti volti ad aiutare l’Ucraina nella ricostruzione di Odessa e della prossima Conferenza per la ricostruzione dell'Ucraina a Roma nel 2025.

Zelensky raccoglie anche il sostegno di Tokyo. Ucraina e Giappone hanno, infatti, firmato un accordo sulla sicurezza a margine del vertice. Lo ha annunciato il presidente ucraino su X. "Nel 2024, il Giappone fornirà all'Ucraina 4,5 miliardi di dollari e continuerà a sostenerci per l'intero periodo di dieci anni dell'accordo", recita il messaggio di Zelensky. Un documento unico con uno dei Paesi economicamente e tecnologicamente più avanzati al mondo: l'accordo include assistenza alla sicurezza e alla difesa, aiuti umanitari, cooperazione tecnica e finanziaria, nonché sforzi congiunti sulla formula della pace. Inoltre, l'accordo implica sanzioni contro l'aggressore e sforzi per ritenere l'aggressore responsabile. Per il Giappone, sottolinea Zelensly, "questo tipo di accordo e questo livello di sostegno rappresentano una svolta. Lo vediamo e ringraziamo il Giappone per la sua incrollabile solidarietà con il nostro Paese e il nostro popolo, nonché per la sua dedizione alla protezione della vita e del diritto internazionale".

La partecipazione in presenza del presidente Zelensky al vertice del G7 ha permesso di discutere i temi più rilevanti per l’Ucraina, dalla sicurezza globale all’uso degli asset sovrani russi per la ricostruzione del Paese, al rafforzamento della cooperazione economica internazionale. I negoziati nel formato multilaterale, nonché in quello bilaterale, hannor appresentato, secondo l'Ambasciata ucraina in Italia, "una tappa importantissima anche nel contesto del Vertice globale per la Pace che si terrà in Svizzera il 15-16 giugno".

"Abbiamo raggiunto un accordo politico per fornire un sostegno finanziario aggiuntivo all'Ucraina di circa 50 miliardi di dollari entro fine anno con un sistema di prestiti: non si tratta di una confisca ma di profitti che maturano. Era un risultato non scontato di cui vado particolarmente fiera. Ora dovrà essere definito dal punto di vista tecnico", ha dichiarato Giorgia Meloni.

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