Il 30 maggio 2024, Donald Trump è diventato il primo ex presidente degli Stati Uniti ad essere condannato per un crimine. Il tribunale di Manhattan lo ha infatti giudicato colpevole di aver falsificato documenti aziendali in relazione alla vicenda di Stormy Daniels. Questo, però, non è l’unico procedimento penale che vede il tycoon alla sbarra.
Le carte di Mar-a-lago
Il 9 giugno 2023, Trump è stato incriminato per 40 capi d’accusa in un tribunale di Miami, in Florida, per aver conservato nella propria villa di Mar-a-lago alcuni documenti governativi riservati risalenti al suo periodo da presidente e contenenti informazioni riguardo alle armi nucleari, a piani militari e di intelligence.
Tra le altre cose, secondo l’accusa l’ex presidente avrebbe fatto pressioni sul gestore della villa, Carlos De Oliveira, affinché cancellare i filmati delle telecamere di sicurezza per nascondere le prove dei reati. Nel maggio 2024, la giudice Aileen Cannon ha deciso di rimandare a tempo indeterminato l’inizio del processo. La prima udienza era stata fissata per il 20, ma negli ultimi mesi si erano accumulati molti ritardi durante la risoluzione di questioni legali preliminari.
L'assalto del 6 gennaio
L’accusa più grave rivolta all’ex presidente è di aver tentato di sovvertire i risultati delle elezioni presidenziali del 2020. I reati contestati sono quattro: cospirazione per frodare gli Stati Uniti, associazione a delinquere per ostacolare un procedimento ufficiale, ostacolo e tentativo di ostacolare un procedimento ufficiale, cospirazione contro i diritti.
Secondo il procuratore speciale Jack Smith, Trump avrebbe incoraggiato la rivolta del 6 gennaio 2021 assieme a sei co-cospiratori. Nel corso dei mesi, i legali del tycoon hanno fatto leva sull’immunità in quanto all’epoca dei fatti tecnicamente era ancora presidente, ma a febbraio una corte d’appello di Washington ha stabilito che il tycoon non è più protetto e che, nel processo, “l'ex presidente Trump è diventato il cittadino Trump”. Anche questo processo è stato rinviato a tempo indeterminato.
La causa per i voti in Georgia
Strettamente legata a questo processo è la terza incriminazione a carico dell’ex inquilino della Casa Bianca, ovvero quella di aver fatto pressioni per sovvertire il risultato delle elezioni del 2020 nello Stato della Georgia. A Trump sono contestati 13 capi d’imputazione, tra cui la legge anti racket, l'aver sollecitato un pubblico ufficiale a violare il suo giuramento di fedeltà, la cospirazione per impersonare un pubblico ufficio nella vicenda dei falsi elettori, e la commissione di una serie di falsi.
Oltre a questi processi ancora aperti, Donald Trump è stato condannato a pagare sia una multa di 83,3 milioni di dollari di risarcimento per aver diffamato la scrittrice Jean Carroll negando nel 2019 una aggressione sessuale avvenuta negli anni
’90, sia un’ammenda di 354 milioni di dollari per aver avere illecitamente gonfiato il valore degli asset immobiliari della Trump Organisation per ricavarne vantaggi bancari e assicurativi- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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