Starmer verso Downing Street: ecco cosa dovrà fare nei primi 100 giorni

Nei prossimi tre mesi Keir Starmer dovrà affrontare un complesso percorso istituzionale, ma soprattutto guadagnare la fiducia del Regno per attuare le prime riforme

Starmer verso Downing Street: ecco cosa dovrà fare nei primi 100 giorni
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Un risultato che finirà sui libri di storia, quello che ha portato i Laburisti britannici a riprendersi il Paese dopo 14 anni di governo conservatore. "A tutti coloro che hanno fatto campagna per il Labour in queste elezioni, a tutti coloro che hanno votato per noi e hanno riposto la loro fiducia nel nostro Partito Laburista cambiato - grazie". Lo scrive su X Keir Starmer, leader Partito Laburista, che viaggia verso i 410 seggi.

Starmer ha potuto proporsi nel tempo come alternativa istituzionale rassicurante. Scelto come leader del Labour per sostituire il socialista Jeremy Corbyn caduto in disgrazia (ora candidato come indipendente), Starmer ha ricostruito il partito spostandolo verso istanze centriste. Nonostante il vantaggio acclarato, ha avvertito più volte i sostenitori di non dare queste elezioni per scontate. Le sue promesse: rilanciare un'economia fiacca, investire nelle infrastrutture e intervenire sul servizio sanitario nazionale, che il suo partito di centro-sinistra fondò nel 1945. "Come ho cambiato il partito laburista cambierò il Regno Unito", aveva detto, inaugurando la campagna elettorale.

And now? Non dimentichiamoci del protocollo. Il suo "pellegrinaggio istituzionale" avrà inizio con l'incontro con Re Carlo III a Buckingham Palace venerdì; Starmer poi si recherà al numero 10 di Downing Street, storica residenza dei premier, dove terrà un discorso alla nazione e ai suoi elettori. Poi si recherà dietro la famosa porta nera per incontrare e salutare il personale, prima di invitare all'interno i parlamentari laburisti che saranno nominati nel suo primo governo. Ai nuovi premier viene anche data l'opportunità di scrivere immediatamente ai comandanti dei quattro sottomarini nucleari del Regno Unito, inviando loro istruzioni su cosa fare se un attacco nucleare interrompesse i contatti con il Regno Unito. I ministri chiave saranno annunciati nelle prossime ore, certamente entro venerdì, ma i loro nomi sono già noti poiché esponeneti di spicco del governo ombra dell'opposizione.

Una volta che il nuovo primo ministro è stato fatto entrare da quella famosa porta d'ingresso, ha inizio ufficialmente il lavoro del governo. Prima vi è l’incontro con il segretario di gabinetto e una serie di meeting urgenti su questioni di politica interna e minacce alla sicurezza nazionale. Allo stesso tempo, ci saranno discussioni pragmatiche sulla logistica e la vita di tutti i giorni del primo ministro e della sua famiglia al numero 10.

La chiave per consolidare il nuovo ruolo di Starmer sarà partire con il piede giusto. Il leader del Labour possiede un certo margine di manovra per farlo: il nuovo sondaggio YouGov mostra che, mentre solo il 21% dei britannici nutre grandi speranze per un governo laburista e si aspetta che faccia un buon lavoro, un ulteriore terzo (35%) afferma che, sebbene non nutra grandi speranze per il partito, è disposto a concedergli il beneficio del dubbio.

Il battesimo di fuoco avverrà già la prossima settimana, martedì, quando il nuovo primo ministro farà il suo debutto a Washington, in occasione di un vertice organizzato per celebrare il 75° anniversario della Nato. Questa potrebbe essere l'occasione per un bilaterale con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Del resto, i Laburisti si sono fatti garanti del mantenimento del sostegno britannico all'Ucraina e dell'aumento della spesa militare.

Mentre i parlamentari presteranno giuramento dal 9 luglio, il 17 luglio sarà la volta del "Discorso del Re" che segnerà l'apertura del Parlamento. Questo discorso, sebbene sia pronunciato dal Re viene redatto dal governo, e ha come obiettivo quello di elencare le priorità per il Parlamento.

Il 18 luglio sarà invece tempo di dare il benvenuto ai leader europei in Inghilterra, a Blenheim Palace, luogo di nascita di Winston Churchill, per una riunione della Comunità politica europea, un'organizzazione creata nel 2022 con l'obiettivo di

rafforzare la coesione, la cooperazione e il dialogo tra i Paesi del continente. Keir Starmer avrà qui l'occasione di approfondire la sua promessa di migliorare gli accordi post-Brexit con l'Unione Europea.

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