I "turbopatrioti" insidiano Putin: tutti i rischi dietro l'accordo di pace con Kiev

Secondo il Washington Post il capo del Cremlino dovrà tenere conto dell'opposizione interna ad un accordo con l'Ucraina e con gli Stati Uniti

I "turbopatrioti" insidiano Putin: tutti i rischi dietro l'accordo di pace con Kiev
00:00 00:00

E se il presidente russo Vladimir Putin volesse davvero arrivare all'accordo di pace con l'Ucraina mediato dagli Stati Uniti ma non si potesse permettere di firmare tale intesa? Come riporta il Washington Post, a partire dallo scoppio del conflitto nell’Europa orientale la narrazione imperante a Mosca è stata infatti quella dello scontro ideologico ed “esistenziale” con l’Occidente a trazione americana. Il ritorno di Trump alla Casa Bianca e la sua volontà di porre fine alla guerra, con annesso riavvicinamento alla Russia, pone dunque adesso il Cremlino di fronte ad un dilemma e alla possibile reazione rabbiosa da parte dell’opposizione tutta interna alla Federazione che rischia di travolgere il regime dello zar.

Il pericolo per Putin ha il volto della “comunità Z” composta da volontari pro-guerra, blogger militari e ultranazionalisti che vorrebbero che il conflitto si concludesse con una sconfitta totale dell’Ucraina. Il quotidiano Usa, che li definisce “turbopatrioti”, ne ha intervistati alcuni raccogliendo il loro desiderio di raggiungere un accordo che porti alla defenestrazione del leader ucraino Zelensky e al successivo cambio di potere a Kiev. Risposte che sembrano lasciare poco spazio a qualsiasi forma di compromesso.

C’è da dire che nelle scorse ore il Washington Post ha comunque rivelato anche rapporti classificati dell'intelligence Usa che mettono in dubbio le presunte intenzioni pacifiste di Putin. Alcuni funzionari statunitensi attuali ed ex hanno inoltre affermato che, se accettasse una tregua temporanea, il presidente russo la userebbe per far riposare e riorganizzare le sue truppe per poi infrangere i termini dell'accordo creando una provocazione da attribuire alle forze ucraine. Un altro funzionario ha dichiarato che "non c’è alcun segno che lo zar abbia abbandonato il suo desiderio di lunga data di ripristinare la ‘Madre Russia’".

Mettendo da parte le posizioni massimaliste di Mosca, Putin non può ignorare l’influenza “rumorosa e ben armata” dei “turbopatrioti” vista in azione nel 2023 con il tentato ammutinamento realizzato dal capo delle milizie Wagner Yevgeny Prigozhin. Una fonte anonima di alto livello del Cremlino ha ammesso che ci saranno “sicuramente coloro che saranno scontenti” per la normalizzazione delle relazioni con gli Stati Uniti aggiungendo che “c’è una parte significativa della società che dice di avere paura e di non essere soddisfatta delle garanzie di sicurezza, se l’Ucraina continuerà semplicemente ad esistere”.

L’analista politico pro-Cremlino Sergei Markov ha dichiarato che blogger e nazionalisti definiscono la proposta di cessate il fuoco sostenuta dalla Casa Bianca come un “tentativo di rubare la vittoria alla Russia”. Il politico nazionalista Dmitry Rogozin, rappresentante della regione ucraina di Zaporizhzhia occupata dai russi, accusa chi nella Federazione ha accolto con favore le mosse di Trump di essere “o stupido o agente dei servizi di intelligence stranieri”. Una forte opposizione ad un accordo con Kiev è presente anche all’interno della comunità ortodossa della Russia e tra i soldati impegnati al fronte ai quali sino ad ora è stato detto che il conflitto non è solo contro l’Ucraina ma anche contro gli Stati Uniti e la Nato.

Un ex consigliere di Putin che non ha voluto rendere nota la sua identità ha invece smentito i timori per la stabilità del regime affermando al Washington Post che “nessuno al Cremlino presta ascolto a queste parti della società”, le quali sono state usate a fini propagandistici ma “hanno davvero una reale scarsa influenza”.

Nel frattempo il presidente americano ha fatto sapere sul social Truth di aver avuto un colloquio "molto buono e produttivo" con il suo omologo russo sottolineando che "ci sono chance molto buone che questa orribile e sanguinosa guerra possa finalmente finire". Il leader Usa ha poi chiesto a Putin di risparmiare la vita dei soldati ucraini circondati dalle truppe della Federazione nella regione del Kursk.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica