
L’annuncio è arrivato questa mattina presto: “In un momento di incertezza con un mondo che affronta grandi sfide mi rivolgerò a voi stasera”. Con queste parole affidate ad un post pubblicato sul social X il presidente francese Emmanuel Macron ha comunicato ai suoi concittadini di volerli aggiornare direttamente con un discorso televisivo, trasmesso in diretta e nell’ora serale di massimo ascolto, sugli ultimi sviluppi della guerra in Ucraina dopo settimane in cui il supporto degli Stati Uniti a Kiev è apparso più precario che mai.
“Stiamo entrando in una nuova era a livello internazionale”, ha detto dunque poco fa Macron con tono solenne nel suo intervento sottolineando di comprendere le “legittime preoccupazioni” dei francesi “visti gli eventi storici in corso”. Il capo dell’Eliseo li cita uno ad uno: il cambio della posizione degli Usa sul conflitto in Europa orientale, la volonta di Trump di imporre dazi nei confronti dei Paesi del Vecchio Continente e la minaccia del terrorismo.
Macron ha affermato che "gli Stati Uniti, nostri alleati, hanno cambiato posizione su questa guerra, stanno sostenendo meno l'Ucraina e lasciano dubbi su cosa accadrà dopo. La nostra sicurezza e la nostra prosperità sono diventate più incerte". I mutamenti nell'alleanza occidentale derivanti dal ritorno di Trump alla Casa Bianca pongono di riflesso la Russia in cima alle preoccupazioni del presidente francese. "Entro il 2030, la Russia prevede di aumentare ancora il suo esercito con 3mila carri armati in più e 300 aerei di combattimento. Chi può credere che si fermerà all'Ucraina?", si chiede Macron aggiungendo che "di fronte a questo mondo in pericolo, restare spettatori sarebbe una follia". Mosca, ha proseguito, "è diventata una minaccia per la Francia e per l'Europa. La situazione che vi descrivo è quella, e dobbiamo conviverci. E la strada per la pace non può fare a meno dell'Ucraina. La pace non può essere la capitolazione dell'Ucraina. Non possiamo dimenticare che la Russia ha cominciato ad invadere l'Ucraina nel 2014".
Proseguendo nel suo ragionamento il presidente francese ha dichiarato che Mosca ha trasformato il conflitto ucraino in un "conflitto globale" e che "abbiamo fatto bene a sanzionare la Russia". Confermando un'ipotesi che era nell'aria da settimane, il capo dell'Eliseo ha affermato di aver "deciso di aprire il dibattito strategico" sulla deterrenza nucleare e "sulla protezione" degli alleati europei assicurando che si tratta di una decisione che "è sempre stata e resterà nelle mani del presidente della Repubblica. Qualsiasi cosa succeda".
"L'avvenire dell'Europa non può essere deciso a Washington o Mosca" ha detto Macron secondo cui il Vecchio Continente possiede la potenza e il talento "per rivaleggiare con gli Stati Uniti o la Russia". Soffermandosi sulla guerra in corso ha rimarcato che "il cammino per la pace non può passare che dall'Ucraina e la pace non può essere una capitolazione dell'Ucraina". A tal proposito il leader francese, dopo aver detto che "sarà necessario un sostegno a lungo termine all'esercito di Kiev", ha indicato di avere "interesse a lavorare con i nostri alleati europei" aggiungendo che "riuniremo dalla settimana prossima a Parigi i capi di stato maggiore dei Paesi che vogliono partecipare a questa pace duratura". Un'iniziativa che prevede anche il dislocamento di forze europee sul terreno che "non andranno a combattere oggi in prima linea ma saranno lì una volta firmata la pace per garantirne il pieno rispetto".
Macron ha parlato dell'esistenza di "un piano di pace solido, durevole, che abbiamo preparato con gli ucraini e con diversi altri partner europei e che sono andato a perorare negli Stati Uniti 15 giorni fa". In merito al vertice europeo che si terrà domani ha poi anticipato che gli Stati membri dell'Ue potranno aumentare la loro spesa militare "senza che ciò venga preso in considerazione nel loro deficit. Saranno decisi massicci finanziamenti congiunti per acquistare e produrre sul suolo europeo munizioni, carri armati, armi ed equipaggiamenti tra i più innovativi". Il tutto per permettere ai Paesi europei di "difendersi e proteggersi".
Nel corso del suo intervento incentrato sull'Ucraina e sulla minaccia russa all'Europa, Macron trova spazio per commentare i dazi che
l'amministrazione repubblicana intende imporre a breve nei confronti dell'Europa definendoli "incomprensibili" e auspicando di poter far cambiare idea al tycoon. Un'impresa che però si annuncia tutta in salita.
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