Da Milei ai leader di Ecr. A Washington sfila l’asse dei conservatori

Seppur invitati, mancano Bolsonaro e Orbán. Presenti delegati di Fi e Lega

Da Milei ai leader di Ecr. A Washington sfila l’asse dei conservatori
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In occasione dell'Inauguration Day di Donald Trump a Washington Dc va in scena il ritrovo dell'internazionale della destra, l'occasione è troppo importante per i leader della destra mondiale per lasciarsela scappare. Partecipare al giuramento del quarantasettesimo presidente degli Stati Uniti significa non solo trovarsi in un momento storico ma anche dare un preciso messaggio politico di vicinanza a Donald Trump.

Tra i leader europei a fare la parte del leone è Giorgia Meloni, l'unico primo ministro dell'unione europea ad aver partecipato alla cerimonia. Altra figura di spicco è il presidente dell'Argentina Javier Milei (foto) che, come Giorgia Meloni, nelle settimane passate aveva già incontrato Trump nella sua residenza a Mar a Lago. Proprio Milei aveva sottolineato l'importanza di creare un'internazionale dei conservatori e la vittoria di Trump alle presidenziali ha rappresentato un passaggio fondamentale in questa direzione. Tra i leader del Centro America era presente il primo ministro di El Salvador Bukele noto per le sue posizioni libertarie in particolare sui bitcoin, tema sentito anche da Trump.

Se Giorgia Meloni è stata l'unico primo ministro dell'Ue presente a Washington sono però arrivati vari leader di partito dall'Europa tra cui lo spagnolo Santiago Abascal di Vox, il leader del Reform Party Nigel Farage e il copresidente di Afd Tino Chrupalla.

Non hanno invece partecipato all'Inauguration Day nonostante fossero stati invitati l'ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro e il primo ministro ungherese Viktor Orbán anche se per l'Ungheria era presente l' europarlamentare Kinga Gál.

Il gruppo dei Conservatori europei dell'Ecr ha partecipato con una delegazione composta dal presidente dell'Ecr Mateusz Morawiecki, dalla francese Marion Maréchal, dal leader di Aur George Simion e dagli italiani Carlo Fidanza e Antonio Giordano.

Giordano, parlamentare e segretario generale dell'Ecr, sottolinea a Il Giornale l'importanza della partecipazione di Giorgia Meloni all'inauguration day: «la Meloni, che era già considerata come interlocutore naturale di Trump, ora è chiaramente riconosciuta e accreditata come la leader di una nazione molto amica e come personalità determinante sullo scenario Europa-Stati Uniti».

Per la Lega ha invece partecipato l'europarlamentare Paolo Borchia. Anche Forza Italia presente con il responsabile Esteri dei giovani Ludovico Seppilli.

Fondazioni e i think tank vicini al mondo repubblicano hanno organizzato numerosi eventi che sono stati un'occasione di pubbliche relazioni, in particolare all'Heritage Foundation e al ricevimento organizzato dall'Americans for tax reform di Grover Norquist il cui vicepresidente è Lorenzo Montanari.

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