Von der Leyen: "Guerra con la Russia? Non imminente ma non impossibile"

La presidente della Commissione europea è intervenuta nella plenaria del Parlamento a Strasburgo: "L'Europa si deve svegliare, c'è in gioco la libertà"

Von der Leyen: "Guerra con la Russia? Non imminente ma non impossibile"
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"Una guerra in Europa forse non è imminente, ma non è impossibile": Ursula von der Leyen non ha utilizzato troppi giri di parole. Intervenuta nella plenaria del Parlamento a Strasburgo, la presidente della Commissione europea ha fatto il punto sullo scacchiere internazionale e ha richiamato i Paesi membri: l’Ue“si deve svegliare” e anche“in fretta”. Ribadita l’intenzione di non cedere il passo a Vladimir Putin sull’Ucraina, senza dimenticare le altre crisi – a partire dal Medio Oriente – e la “crescente e inquietante lega di leader autoritari”.

“I progressi fatti finora nel campo della difesa dimostrano che l'Europa ha iniziato a comprendere l'urgenza e la portata della sfida che ci aspetta. Ma c'è molto altro da fare”, ha spiegato la von der Leyen nel corso del suo intervento a Strasburgo: “Dobbiamo muoverci velocemente. La minaccia di guerra potrebbe non essere imminente, ma non è impossibile. I rischi di una guerra non dovrebbero essere esagerati, ma bisogna prepararsi. E tutto ciò inizia con l'urgente necessità di ricostruire, rifornire e modernizzare le forze armate degli Stati membri”.

Dichiarazioni importanti che arrivano poche ore dopo il dibattito innescato dal presidente francese Macron sul possibile invio di militari occidentali in Ucraina, ipotesi stroncata da Usa e Nato e accolta come una dichiarazione di sfida da Mosca. L’ex ministro della Difesa di Berlino ha aggiunto che l’Europa dovrebbe sviluppare e produrre la prossima generazione di capacità operative e vincenti, garantendosi la quantità sufficiente di materiale e la superiorità tecnologica: “Il che significa potenziare la nostra capacità industriale della difesa nei prossimi cinque anni”.

Per quanto concerne Mosca, la von der Leyen ha sottolineato ancora una volta che l’Ue non può lasciare che Mosca vinca in Ucraina, poiché i costi sarebbero nettamente superiori ai risparmi che si possono realizzare nell’immediato. È tempo di avviare una conversazione sull'utilizzo dei profitti straordinari derivanti dai beni russi congelati, per acquistare congiuntamente attrezzature militari per l'Ucraina. Non potrebbe esserci simbolo più grande e utilizzo migliore di quel denaro per rendere l'Ucraina e tutta l'Europa un posto più sicuro in cui vivere. In definitiva, si tratta di far sì che l'Europa si assuma la responsabilità della propria sicurezza", la sua analisi.

Il contesto internazionale è piuttosto delicato, ha aggiunto von der Leyen citando oltre alle guerre in corso la Corea del Nord (“sta consegnando ordini su ordini di munizioni alla Russia”) e l’Iran (“fornisce droni d’attacco, e soprattutto la tecnologia che li supporta, per infliggere danni indicibili alle città e ai cittadini ucraini").

Un’era di insicurezza e conflitto testimoniata dal conflitto di Gaza e più in generale dalla destabilizzazione su larga scala in Medio Oriente. E ancora: “Assistiamo al continuo aumento della concorrenza economica aggressiva e delle distorsioni, che portano con sé alcuni rischi molto reali per la sicurezza europea”.

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