
Nuova crisi politica in Portogallo. Il Parlamento ha bocciato la mozione di fiducia presentata dal governo di centrodestra guidato da Luís Montenegro, decretandone così la caduta automatica. Lisbona, ora, si avvia verso le sue terze elezioni anticipate in tre anni.
Il voto in Parlamento e il semestre bianco
A sostenere Montenegro sono stati solo i deputati di Iniziativa Liberale e della coalizione Alleanza Democratica, formata da socialdemocratici e popolari, vincitrice delle elezioni del 10 marzo dell'anno scorso. Il resto dell’emiciclo – socialisti, esponenti di Chega, comunisti, membri del Blocco di Sinistra e rappresentanti di partiti minori come Livre e gli animalisti del Pan – ha invece votato contro.
Ora la decisione passa nelle mani del Presidente della Repubblica, Marcelo Rebelo de Sousa. La crisi istituzionale esplode a pochi mesi dall’inizio del cosiddetto "semestre bianco", la fase conclusiva del mandato presidenziale, durante la quale non sarebbe più possibile sciogliere l’Assemblea legislativa. Tuttavia, il capo dello Stato ha già ipotizzato due possibili date per le elezioni anticipate, l’11 o il 18 maggio, e fissato i primi incontri con le delegazioni dei partiti per il 12 e 13 marzo. Con lo scioglimento del Parlamento, qualsiasi ulteriore iniziativa verrà rimandata alla prossima legislatura.
Il Portogallo tra tensioni e scandali
La caduta del governo Montenegro arriva dopo settimane di tensioni e scandali. Alcune inchieste giornalistiche hanno sollevato dubbi su presunti conflitti di interesse tra la Spinumviva, società di consulenza legata alla famiglia del primo ministro, e alcuni suoi clienti, tra cui la Solverde, azienda che gestisce diversi casinò le cui concessioni dipendono direttamente dall’esecutivo.
Nonostante fosse riuscito a superare due precedenti mozioni di sfiducia presentate da Chega e dal Partito Comunista, Montenegro ha scelto di giocare d’anticipo, proponendo una mozione di fiducia subito dopo la richiesta dei socialisti di istituire una Commissione parlamentare d’inchiesta sulla Spinumviva. Montenegro ha sempre respinto ogni accusa o violazione del codice etico e ha convocato il voto la scorsa settimana per "mettere fine all'atmosfera di permanenti insinuazioni e intrighi". Sebbene non sia in corso alcuna indagine attiva su Spinumviva, i pubblici ministeri hanno dichiarato che stanno analizzando "una denuncia anonima" contro Montenegro legata alle sue attività imprenditoriali.
Le sfide del Portogallo
Le prossime elezioni generali in Portogallo erano in calendario per gennaio 2028, ma il panorama politico sembra mutare con largo anticipo. Il voto anticipato arriva in un momento cruciale per il Paese e per l’Europa, alle prese con sfide economiche e di sicurezza. Il Portogallo, con i suoi 10,6 milioni di abitanti, sta gestendo oltre 22 miliardi di euro in fondi di sviluppo dell’Unione Europea, un processo che rischia di essere rallentato da un prolungato periodo di incertezza politica.
Nel frattempo, l’onda populista che attraversa il continente si fa sentire anche a Lisbona. Il partito di destra radicale Chega (“Basta”), già terza forza alle elezioni dello scorso anno, potrebbe guadagnare ulteriore terreno, sfruttando il crescente malcontento verso la politica tradizionale. I socialdemocratici, tuttavia, puntano sui dati economici per consolidare il proprio consenso.
Con una crescita del PIL stimata all’1,9% nel 2023—ben al di sopra della media UE dello 0,8%—e un tasso di disoccupazione del 6,4%, in linea con gli altri Paesi europei, il governo spera di mantenere la fiducia degli elettori e garantire stabilità politica.
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