"Figlio di..., è cattivo". Le parole choc di Biden su Netanyahu

Secondo i retroscena raccolti dl giornalista Usa Bob Woodward, Joe Biden ha attaccato sia il premier israeliano, che Putin e Barack Obama

"Figlio di..., è cattivo". Le parole choc di Biden su Netanyahu
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Il celebre giornalista e due volte vincitore del Premio Pulitzer, Bob Woodward, nel suo nuovo libro War, in uscita il 15 ottobre negli Stati Uniti, racconta una serie di retroscena sulla presidenza di Joe Biden, mostrando il lato più schietto e a tratti persino volgare dell'inquilino della Casa Bianca nelle sue interazioni con leader mondiali come Benjamin Netanyahu e Vladimir Putin. Sono tre le guerre - da qui il titolo del libro - raccontate da "dietro le quinte" dal famoso giornalista del Watergate: l'Ucraina, il Medio Oriente e la lotta per la presidenza americana. Woodward rivela che, durante la primavera del 2024, con la guerra in Gaza in pieno svolgimento, Biden si sarebbe espresso duramente nei confronti del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, dichiarando privatamente a un suo collaboratore: "Quel figlio di puttana di Bibi Netanyahu, è un cattivo, un fottuto cattivo!".

Quelle parole all'indirizzo di Putin

Il libro, secondo l'anticipazione fornita dalla Cnn, documenta anche le reazioni rabbiose di Biden all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, nel febbraio 2022. In una conversazione avvenuta nell'Ufficio Ovale poco dopo l'inizio del conflitto, Biden avrebbe detto dei suoi consiglieri: "Quel fottuto Putin... Putin è il male. Stiamo affrontando l'incarnazione del male". Commenti che riflettono le frustrazioni del presidente Usa nel gestire le crisi internazionali più significative della sua amministrazione, nell'ambito di un resoconto ampio e dettagliato di uno dei periodi più tumultuosi nella storia politica americana recente.

Grazie a centinaia di ore di interviste a vari collaboratori dell'amministrazione Biden, Woodward offre infatti uno spaccato senza filtri delle tensioni all'interno della squadra di sicurezza nazionale di Biden, dalle discussioni sulla minaccia nucleare russa durante la guerra in Ucraina, fino al caotico ritiro delle truppe statunitensi dall'Afghanistan e ai conflitti personali con Netanyahu.

Inoltre, il libro riporta una critica di Biden rivolta al suo predecessore, Barack Obama, affermando che quest'ultimo non aveva mai preso sul serio Putin, specialmente durante l'invasione della Crimea nel 2014. "Barack non ha mai preso Putin seriamente," avrebbe detto Biden. Altra rivelazione contenute nel libro: Biden avrebbe affermato che “non avrebbe mai dovuto scegliere” il procuratore generale Merrick Garland durante una conversazione sui problemi legali del figlio, Hunter Biden.

Sette colloqui telefonici tra Trump e Putin dal 2020 ad oggi

Woodward riferisce nel suo libro anche dei presunti contatti tra l'ex presidente Usa Donald Trump e Vladimir Putin dopo la fine del mandato presidenziale del tycoon, sostenendo che ci sarebbero stati "forse sette" colloqui tra i due leader dal 2021 ad oggi, secondo quanto riportato da un ex assistente del candidato repubblicano alla Casa Bianca. Un altro dettaglio interessante riguarderebbe un'iniziativa segreta di Trump durante la pandemia, quando inviò a Putin apparecchiature per i test Covid-19 da utilizzare personalmente.

Il portavoce del tycoon, Steven Cheung, ha respinto le affermazioni di Woodward, dichiarando che l'ex presidente non ha mai concesso alcun accesso per il libro e definendo le storie raccontate

"completamente inventate". Woodward non riporta tuttavia ciò di cui hanno discusso l'ex presidente Usa e il leader russo in una delle ultime telefonate intercorse tra i due, che sarebbe avvenuta all'inizio di quest'anno.

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