Non tutti hanno accolto di buon grado la vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali americane. Diversi intellettuali di sinistra hanno riversato la loro rabbia sui social network, forse sorpresi dal flop della dem Kamala Harris. L’elenco è folto e testimonia il cattivo rapporto tra certi compagni e la democrazia. Basti pensare a Roberto Saviano, che nel 2020 festeggiava il successo di Joe Biden e oggi grida alla scomparsa della democrazia. Oppure a Rula Jebreal, che ha sfoderato 32 presunte minacce di bombe ai seggi elettorali. Nessuna boutade, è tutto vero.
“Senza regole per i social nessuna democrazia è più possibile” la certezza di Saviano, convinto di possedere la verità in tasca. Democrazia trafitta dall’aver spostato il dibattito politico in rete, ha aggiunto l’autore di “Gomorra”, che dopo aver bacchettato le sinistre ha posto l’accento sulla necessità di fermare lo strapotere delle big tech che “ci fanno credere che i bisogni dell’1% siano anche quelli del restante 99%, che non ha nemmeno più le risorse per curarsi”. Insomma, per fare vincere il bene contro il male è necessario creare nuove piattaforme con nuove regole.“Trasparenza imposta” la sentenza.
"La fogna di Twitter (nel frattempo è diventato X), di Facebook, Instagram e TikTok lasciata senza regole, senza competitor europei" ha proseguito Saviano nella sua pomposa invettiva:"La tv era meglio? No, ma diversa, finanche plurale. I giornali migliori? No, sempre portatori di interessi, ma l’abbandono da parte dei lettori era possibile e la linea controllabile. Abbandono che si è ormai quasi del tutto consumato. I quotidiani chi li legge più? Nei social, in questi orrendi social sei inchiodato e incosapevole di come funzionino. Cosa ci resta? Far saltare la fogna dei social? Cambiarli? E come? Dalla periferia italiana, poi?".
La delusione di Saviano è palpabile, ma non potrebbe essere altrimenti. Così come non sorprende l’uscita scomposta di Rula Jebreal. Ospite di “È sempre Cartabianca”, su Rete 4, la giornalista ha affermato che Trump avrebbe vinto grazie alla violenza: "Poi c'è un fatto che non è mai accaduto nella storia americana. In Georgia, dove ci sono 177 seggi elettorali, hanno ricevuto 32 minacce di bombe.
Non è mai accaduto nella storia, fino all'arrivo di Donald Trump candidato non ci sono mai state delle minacce". Affermazioni quanto meno avventate, considerando che la notizia non ha trovato conferme. Ma la rabbia spesso fa straparlare…- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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