Non ce l'ha fatta il 58enne Lawrence Faucette, il secondo paziente ad essersi sottoposto a xenotrapianto ricevendo il cuore di un maiale. Dopo sei settimane dall'intervento, infatti, l'uomo è purtroppo deceduto, segno che, almeno per ora, la strada per questa nuova tipologia di trattamento rimane ancora un'opzione difficile da praticare.
A dare la notizia della morte dell'uomo sono i medici della clinica del Maryland (Usa) a cui si era rivolto. Il team di esperti hanno spiegato che il 58enne era affetto da una gravissima forma di insufficienza cardiaca che lo avrebbe presto condotto alla morte. Faucette aveva bisogno urgente di un trapianto, ma non era risultato idoneo a ricevere un cuore umano, quindi era stata presa la decisione di tentare con uno xenotrapianto utilizzando il cuore geneticamente modificato di un maiale. L'intervento è stato svolto lo scorso 20 settembre.
La ripresa, poi il rigetto
Secondo quanto dichiarato dalla Scuola di Medici dell'Università del Maryland, nelle ultime settimane, dopo aver ricevuto il nuovo muscolo cardiaco, il 58enne aveva mostrato dei significativi miglioramenti, con tanta terapia fisica e più tempo ed energie da dedicare ai membri della famiglia. Purtroppo, però, si è trattato solo di una felice parentesi. Negli ultimi giorni il cuore ha cominciato a cedere, presentando i primi segni di rigetto, un esito infausto che può interessare anche i trapianti tradizionali.
Nonostante il tempestivo intervento del personale medico non è stato possibile cambiare una condizione divenuta ormai irreversibile. Faucette è deceduto lo scorso 30 ottobre. Anche il secondo xenotrapianto da suino, dunque, non ha avuto buon esito.
Il dolore di chi resta
"Piangiamo la perdita del signor Faucette, uno straordinario paziente, scienziato, veterano della Marina e padre di famiglia che desiderava solo un po' più di tempo da trascorrere con la sua amorevole moglie, i suoi figli e la sua famiglia", ha dichiarato il dottor Bartley P. Griffith, MD, che si è occupato di trapiantare il cuore di maiale nel paziente presso il Centro medico dell'Università del Maryland (Ummc)."L'ultimo desiderio di Faucette era che sfruttassimo al massimo ciò che abbiamo imparato dalla nostra esperienza, in modo che ad altri possa essere garantita la possibilità di un nuovo cuore quando un organo umano non è disponibile. Poi ha detto all’équipe di medici e infermieri che si era radunata attorno a lui che ci amava. Ci mancherà moltissimo", ha concluso, come si legge nel comunicato rilasciato dall'Università del Maryland.
Come spiegato dalla
signora Faucette, il marito era consapevole di essere vicino alla fine e quelle sei settimane in più hanno comunque significato molto per lui, che non avrebbe mai neppure sperato di poter vivere così a lungo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.