Gli ordini esecutivi, i dazi, la "mano tesa" a Kim: la lunga notte del presidente Trump

"Con Kim avevo un rapporto molto amichevole. Lui mi piaceva, e io piacevo a lui. Andavamo molto d'accordo. Qualcuno pensava che ciò fosse una minaccia enorme", ha detto Trump ai giornalisti

Gli ordini esecutivi, i dazi, la "mano tesa" a Kim: la lunga notte del presidente Trump
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I festeggiamenti per l'insediamento di Donald Trump sono andati avanti nella fredda notte di Washington. Ma il ballo per l'inauguration day e la conferenza stampa dallo Studio Ovale hanno riservato ulteriori momenti significativi per questo avvio del secondo mandato di The Donald.

Trump ha, infatti, ringraziato i militari in occasione del ballo inaugurale del Comandante in Capo, il primo dei tre eventi a cui il presidente avrebbe dovuto partecipare questa notte. Il presidente e la first lady Melania Trump hanno ballato sul palco prima di essere raggiunti dal vicepresidente JD Vance e da Usha Vance. "Oggi celebriamo la forza duratura e la resilienza della nostra gloriosa Repubblica, ed è quindi altamente appropriato che onoriamo anche gli uomini e le donne che ci tengono al sicuro, ed è questo che siete voi, il vostro coraggio, il vostro coraggio ci ispira, il vostro servizio ci unisce e il vostro sacrificio e il vostro spirito ci proteggono tutti", ha detto Trump alla folla.

Trump ha toccato brevemente anche la nomina di Pete Hegseth, la sua scelta per il ruolo di Segretario della Difesa. "Sotto la guida del nostro prossimo Segretario alla Difesa, che ho appena visto, Pete Hegseth, che è fantastico... costruiremo di nuovo l'esercito più potente che il mondo abbia mai visto. Lo avremo. Sai, lo abbiamo fatto quattro anni fa, e poi si è un po' dissipato, ma lo faremo di nuovo, ma molto più grande, molto più forte di prima", ha detto Trump. Trump ha parlato anche tramite collegamento video con le truppe di stanza a Camp Humphreys in Corea del Sud. "Ciao a tutti, come va laggiù? Come sta Kim Jong Un?" ha detto il presidente fra le risate generali del pubblico. "Come sta andando in Corea del Sud in questo momento? Come sta andando? Hai qualcuno con cattive intenzioni, immagino che tu sappia che lo diresti, anche se ho sviluppato un buon rapporto con lui, ma è un osso duro. Come sta andando laggiù?", ha chiesto Trump. I Trump e i Vance hanno poi preso parte alla cerimonia del taglio della torta prima di partire per partecipare al ballo inaugurale della Liberty.

Trump, ha definito la Corea del Nord una "potenza nucleare", sostenendo che il leader nordcoreano Kim Jong-un sia "felice" di averlo visto tornare alla Casa Bianca. Durante la conferenza stampa nello Studio Ovale, ha infatti menzionato per la prima volta la Corea del Nord da quando ha giurato come 47mo presidente degli Stati Uniti. "(Con Kim) avevo un rapporto molto amichevole. Lui mi piaceva, e io piacevo a lui. Andavamo molto d'accordo. Qualcuno pensava che ciò fosse una minaccia enorme", ha detto Trump ai giornalisti mentre ha proceduto con la firma dei decreti esecutivi. "Lui rappresenta una potenza nucleare, e andavamo d'accordo. Penso che sarà felice di vedere che sono tornato", ha aggiunto. La rielezione di Trump ha alimentato aspettative di un rilancio della diplomazia bilaterale fra le due nazioni, anche in virtù del fatto che i due leader si sono incontrati personalmente in tre occasioni tra il 2018 e il 2019, durante il primo mandato di Trump.

L'incontro con la stampa, durante la cerimonia di firma nello Studio Ovale, è stata anche l'occasione per tornare sulla questione dazi. Trump ha annunciato che imporrà tariffe del 25% a Messico e Canada a partire dal 1° febbraio, uno straordinario cambiamento nella politica commerciale nordamericana che potrebbe far aumentare i prezzi per i consumatori. Interrogato lunedì sull'annosa questione dei dazi alla Cina, Trump ha osservato che i dazi imposti durante la sua prima amministrazione erano ancora in vigore dopo che l'ex presidente Joe Biden li aveva in gran parte lasciati in piezi. Quanto ai "dazi universali", Trump ha risposto, sornione: "Potremmo, ma non siamo ancora pronti per questo".

Il presidente ha poi concesso la grazia ai circa 1.500 imputati per l'assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021. "Un perdono totale, completo e incondizionato a tutti gli altri individui condannati per reati correlati a eventi accaduti presso o nelle vicinanze del Campidoglio degli Stati Uniti il ​​6 gennaio 2021", ha dichiarato Trump riferendosi anche a chi aveva aggredito le forze dell'ordine.

Il presidente ha licenziato immediatamente quattro alti funzionari governativi nominati dal suo predecessore e ha avvertito - nel primo messaggio pubblicato su Truth Social dal suo insediamento - che anche più di "mille altri" rischiano la stessa sorte.

"Il mio ufficio del personale presidenziale sta attivamente identificando e rimuovendo più di mille persone nominate dalla precedente amministrazione che non sono in linea con la nostra visione di rendere di nuovo grande l'America".

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